Il cordoglio di Venezia per la strage di Brindisi

Per il consigliere regionale del Pdl “è fondamentale che tutte le Istituzioni alzino, al massimo, il livello di attenzione e agiscano con la condivisione e la convergenza di tutte le forze politiche e sociali nell'interesse supremo della Nazione”

“Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime della strage di Brindisi di questa mattina. Voglio sottolineare che ogni forma di violenza deve essere contrastata, arginata e punita con ogni mezzo ed ogni azione previste dalla Legge”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Venezia (Pdl).

“Tuttavia – aggiunge l’esponente politico -, rimarco la mia distanza da tutti coloro, Regione Basilicata compresa, che in particolari occasioni esprimono un cordoglio che appare solo di facciata. In questa Italia, dominata da forme di materialismo e relativismo esasperate, assistiamo con frequenza ad incomprensibili atteggiamenti di pura ipocrisia: si piange Abele nel momento dell'assassinio ma dal giorno dopo si consente a Caino di essere tutelato, sostenuto, protetto e garantito anche economicamente. Non ho condiviso e non condivido la posizione del Governo regionale lucano che, da oltre dieci anni, sostiene economicamente un'associazione che tra i suoi dirigenti annovera ex brigatisti, neri e rossi, responsabili di azioni stragiste di inaudita violenza. Tale iniziativa, attuata dalla massima Istituzione regionale, è, a mio avviso, arbitraria e diseducativa, soprattutto per le giovani generazioni”.

“Spero che l'atto inqualificabile, criminale, barbarico ed assassino di Brindisi – conclude Venezia -, nei modi e nei tempi con cui si è concretizzato, non costituisca l'inizio di un nuovo periodo di violenza che riporti indietro la Nazione agli anni di piombo ed a quelli della strategia della tensione. Per questo motivo, anche in considerazione del particolare momento critico per la tenuta sociale italiana, è fondamentale che tutte le Istituzioni alzino, al massimo, il livello di attenzione e agiscano con la condivisione e la convergenza di tutte le forze politiche e sociali nell'interesse supremo della Nazione”.

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