Il Consiglio regionale partecipa alla Giornata della memoria

I discorsi del presidente Lacorazza e dei vicepresidenti Galante e Mollica alle manifestazioni di Melfi, Potenza e Matera. Per “difendere e coltivare i valori del rispetto e della dignità della persona”, l’Assemblea sosterrà i viaggi educativi

&ldquo;La visita ai campi di concentramento di Birkenau e Auschwitz fatta del 2012 insieme agli studenti di Melfi, Rionero e Potenza &egrave; stata una delle esperienze formative e umane pi&ugrave; importanti della mia vita. Conoscere i luoghi della deportazione e dello sterminio del popolo ebraico e ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto quella terribile esperienza significa acquisire una doverosa consapevolezza storica dell&rsquo;Olocausto, un orrore che non potr&agrave; essere cancellato da quanti, ancora oggi, tentano maldestramente di accreditate tesi negazioniste. La dignit&agrave; della persona, il rispetto, la convivenza civile sono i valori che noi tutti siamo chiamati a difendere e a coltivare diventando testimoni della memoria: per questo proporr&ograve; al Consiglio regionale di sostenere e promuovere i viaggi educativi degli studenti lucani nei luoghi dove avvennero le deportazioni, cos&igrave; come altre istituzioni pubbliche stanno facendo&rdquo;. Cos&igrave; il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, ha esordito nel corso della manifestazione intitolata &ldquo;Il viaggio della memoria&rdquo; che si &egrave; svolta nell&rsquo;aula consiliare del Comune di Melfi. Il Consiglio regionale ha aderito a tutte le manifestazioni in programma oggi per la &ldquo;Giornata della memoria&rdquo; istituita nel 2000 con una legge dello Stato in ricordo delle vittime del nazismo.<br /><br />&ldquo;Il ricordo del recente passato bellico e dell&#39;olocausto, dello sterminio e della persecuzione di milioni di ebrei per futili ed inaccettabili motivi razziali &ndash; ha detto il vicepresidente dell&rsquo;Assemblea Paolo Galante, che ha partecipato alla manifestazione che si &egrave; svolta in Prefettura a Potenza -, deve servire a noi tutti per costruire un presente ed un futuro che rifugga dalla guerra e dalla violenza. Tenere vivo nella nostra memoria ed in quella delle generazioni pi&ugrave; giovani il ricordo di questa tragica pagina di storia dell&#39;umanit&agrave; &egrave; l&#39;unico strumento per scongiurare che tali avvenimenti si possano ripetere. Ma perch&eacute; ci&ograve; accada non &egrave; sufficiente una giornata commemorativa ogni anno, ma &egrave; necessario un lungo ed incessante impegno rivolto alle nuove generazioni affinch&eacute; tengano ben presente nella loro memoria cosa &egrave; accaduto all&#39;umanit&agrave; quando gli uomini hanno permesso che la pazzia prevalesse sulla ragione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Solo in parte l&rsquo;annientamento nei lager nazisti &egrave; un&rsquo;esperienza unica: la politica dello sterminio nel novecento &ndash; ha ricordato il vicepresidente Francesco Mollica, che ha partecipato alla cerimonia che si &egrave; svolta nella Prefettura di Matera – non &egrave; n&eacute; cominciata n&eacute; terminata con Auschwitz: il genocidio degli armeni, le vittime dei gulag, la pulizia di classe dei Khmer rossi in Cambogia e – negli anni novanta – le pulizie etniche in Jugoslavia e in Ruanda oltre ai gas di Saddam Hussein contro i curdi, definiti un popolo che non esiste. E&rsquo; doveroso e giusto testimoniare alle nuove generazioni quanto accaduto, per far loro comprendere che alla base di ogni politica di sterminio ci sono sempre l&rsquo;assenza di democrazia, la deriva ideologica, nazionalista e razziale innalzata a metro dell&rsquo;agire politico. La Regione Basilicata ha voluto essere presente a Matera come a Potenza ed a Melfi, per rendere la memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e speranze del nostro tempo evitando la retorica commemorativa della &lsquo;celebrazione&rsquo; che produce semplificazione e banalizzazione. Occorre ricordarlo, bisogna ricordare&rdquo;.<br />

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