Il 29/3 a Matera musica e comicità con Carlo Amleto

Alle ore 21.00 (Auditorium “Gervasio” Matera), nell’ambito della rassegna dell’associazione Luis Bacalov, l’artista porta in scena uno spettacolo originale, che fonde in modo irriverente comicità e musica, due dimensioni che trovano in lui uno straordinario interprete

La locandina dell'evento

Sabato 29 marzo 2025, alle ore 21.00, nell’Auditorium “Gervasio” di Matera, è in programma l’attesissimo evento che vedrà protagonista Carlo Amleto, comico, attore e musicista, con il suo spettacolo “Scherzo N°1, Opera Prima”, prodotto da OTR. Lo spettacolo è sold out e rientra nella Stagione Concertistica 2024 – 2025 dell’Associazione Musicale “Luis Bacalov”.

Carlo Amleto, comico della spensieratezza e del vivere “con musica” la quotidianità, si è confermato uno dei fenomeni comici ma anche musicali più interessanti e acclamati, sia per le numerose partecipazioni a programmi televisivi come Lol Talent, Splendida Cornice, Comedy Match, Stasera tutto è possibile, sia per la sua grande creatività e virtuosismo “pop” sui social, che gli hanno fatto guadagnare in pochissimo tempo quasi 300mila follower per video come Il Dottor Amleto o i “concerti al campanello”, che sono diventati virali e in cui musica e comicità sono una cosa sola.

Nel suo spettacolo “Scherzo N°1, Opera Prima”, l’artista porta ad un livello superiore la commistione tra comicità e musica, sketch e canzoni del suo primo album “Facciamo che io ero”, il suo ormai famosissimo Tg0 e la poesia, il tutto sempre guidato da un istinto creativo originale che lo rende un’eccezione nel panorama attuale.

Il titolo dello show è preso in prestito in modo ironico dalla musica classica, in cui il termine “Scherzo” indica un componimento, di solito non molto ampio, d’indole vivace e fantasiosa, che si adatta allo spettacolo di Amleto, in cui lui scherza appunto col pubblico usando tutte le note del suo spartito artistico, in un movimento che gli piace definire “allegretto andante”.

Negli ultimi mesi è uscito anche il suo nuovo singolo, Trittaralla, che è anche il brano che chiude lo spettacolo: è un vocabolo inventato, un suono privo di significato concreto, che danza nell’aria come un’idea libera. Rappresenta l’assurdo e l’irrazionale, lontano da ogni logica, riflettendo la bellezza del puro suono. Uno strano scioglilingua per sciogliere ogni tensione, ogni blocco, per ballare senza pensare a nulla.

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