Il consigliere del interviene nella polemica sulla procedura adottata per anticipare la riunione della Commissione, che è sembrata al Pdl “come un malizioso sotterfugio per approvare, in assenza dell'opposizione, atti di grande rilevanza”
“La polemica insorta negli ultimi giorni e ‘scatenata’ dalla richiesta, pressante, del consigliere Gianni Rosa al presidente della seconda Commissione, Antonio Autilio, di rispettare il regolamento per la convocazione o, eventuali, modifiche negli orari o nei punti all'ordine del giorno delle sedute della Commissione non è altro che il legittimo richiamo, dell'eletto, al rispetto delle regole”. Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia.
“Da questa semplice richiesta – aggiunge l’esponente politico -, si è creato un autentico polverone che, addirittura, vede la discesa in campo di Restaino che censura, in maniera poco ortodossa, il richiamo di Gianni Rosa che, a differenza di quanto sostiene Autilio, non è per niente isolato anzi è fortemente sostenuto e spalleggiato da tutti i componenti del gruppo del Pdl, il sottoscritto in primis. In verità l'anticipazione, arbitraria, sull'orario programmato, della seduta della seconda Commissione, senza la preventiva comunicazione anche telefonica a tutti i commissari, ci è apparsa come un malizioso sotterfugio necessario, alla sgangherata maggioranza, per approvare, in assenza dell'opposizione, atti di grande rilevanza quali quelli previsti nell'ordine del giorno. Altrimenti non si comprendono i reali motivi alla base della decisione assunta dal presidente Autilio, considerato il fatto che, spesso, tanto nelle Commissioni quanto nei Consigli regionali si consumano ore ed ore, interminabili, di discussione per parlare di aria fritta, e gli amici Restaino ed Autilio sanno benissimo che la mia affermazione non è priva di fondamento”.