Un lucchetto da riaprire: è il simbolo della campagna “Sblocca diritti civili” lanciata da IdV che vede impegnata anche la struttura regionale della Basilicata e fa seguito alla campagna “sblocca lavoro”.
“L’affermarsi di nuove culture e costumi di vita ha fatto sì che gli ultimi decenni – spiega la segretaria regionale IdV Maria Luisa Cantisani – abbiano coinciso con un progressivo e sostanziale modificarsi dei rapporti interpersonali diffondendo sempre più il fenomeno delle unioni di fatto: una convivenza stabile fra due persone legate da vincoli affettivi ed economici ma non da vincolo matrimoniale”.
“Intendiamo proporre l’iniziativa del nostro gruppo consiliare dell’Emilia-Romagna – afferma Cantisani – al consiglio della Basilicata per aprire un confronto ed un dibattito intanto nella maggioranza di centrosinistra senza preclusioni ideologico-culturali. Vorrei ricordare che il Parlamento europeo, oltre a vietare discriminazioni basate sul sesso o sull’orientamento sessuale, invita gli Stati al reciproco riconoscimento delle unioni civili e delle famiglie omosessuali: il diritto alla “vita familiare” deve essere inviolabile per ogni coppia, sia che questa voglia sposarsi in chiesa, in Comune, a Las Vegas o non voglia farlo affatto. Ribadisco pertanto il mio invito al Consiglio regionale a disciplinare l’istituto delle unioni civili, compreso ovviamente il registro ad hoc, per permettere il giusto (e ovvio) riconoscimento di ogni convivenza stabile e l’invito ad aderire alla rete Ready contro le discriminazioni”.
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