I geologi di Basilicata nelle zone del sisma

Nel corso del convegno tenutosi a Rieti nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo trasmesso in videoconferenza dal titolo “L'esperienza dei geologi italiani per il superamento dell'emergenza sismica dell'Italia Centrale” è stato messo in risalto il ruolo ed il contributo dei diversi Ordini Regionali, tra cui quello dei Geologi di Basilicata, nelle attività svolte in fase di emergenza.
L’Ordine dei Geologi di Basilicata era presente a Rieti con il Presidente Gerardo Colangelo unitamente ad una rappresentanza del Consiglio dell'Ordine e della Commissione interna di Protezione Civile.
Dopo le relazioni iniziali – spiega un comunicato – sono state sottolineate le attività dei geologi a supporto dell'emergenza sia attraverso le direttive della Di.Coma.C sia con le testimonianze dei geologi attivati.
Nella prima parte del convegno è stato fatto, da parte dei relatori, un exursus su quella che è stata la complessa attività emergenziale sismica nelle regioni del centro Italia colpite dagli eventi tellurici con i geologi italiani che hanno preso parte alle attività.
In tal senso il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Francesco Peduto ha sottolineato nel suo breve intervento che "questo è un terremoto particolare nel senso che l'emergenza non è ancora finita. Noi geologi per la prima volta siamo stati coinvolti in una emergenza dando un contributo professionale rilevante e sostanziale".
Nel corso della giornata è stato evidenziato l'apporto dato alle attività emergenziali in centro Italia dall'Ordine dei Geologi della Basilicata sottolineando il proprio coinvolgimento in più tornate consecutive a distanza di poche settimane, per la redazione delle schede sperimentali AGeoTec per l’approfondimento geologico delle verifiche di agibilità degli edifici e per supporto della gestione informatizzata e georeferenziata delle verifiche di agibilità attraverso l’applicativo GIS ERIKUS. Il censimento è stato effettuato in vari paesi dislocati in Umbria, nel Lazio ed in Abruzzo. In buona sostanza a seguito delle tante scosse telluriche si sono attivati dei movimenti franosi con tutte le conseguenze negative che ciò ha comportato sulla stabilità di versanti e centri abitati.
Durante il debriefing tenutosi a Rieti tra  l’Ordine dei Geologi di Basilicata, il Consiglio Nazionale dei Geologi, il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e tutti gli Ordini dei Geologi d’Italia sulle attività svolte nel contesto cosismico e post evento della sequenza dell’Italia Centrale, è stato effettuato un sopralluogo tecnico nelle aree epicentrali quali Capodacqua, Amatrice e Pescara del Tronto dove i geologi sono stati chiamati nella fase emergenziale a svolgere attività di censimento danni e il rilievo di criticità geologiche locali.
Nel confronto tra i diversi attori è emerso che la pianificazione e la prevenzione mediante, ad esempio, l’attivazione di presidi territoriali, l’aggiornamento dei piani di protezione civile comunali, ecc, non può prescindere dalla competenza del geologo.
L’Ordine dei Geologi di Basilicata, in continuità con le attività già messe in campo sul tema dei rischi, ha chiesto un urgente incontro con la Regione Basilicata in merito allo stato di attuazione degli studi di microzonazione sismica, fondamentali per la prevenzione dei rischi, della pianificazione e della gestione del territorio. 
Soddisfazione ha espresso il Presidente dell'Ordine dei Geologi di Basilicata Gerardo Colangelo sottolineando che "i geologi della Basilicata, hanno da subito messo a disposizione la propria competenza, esperienza  e professionalità a supporto delle attività di Protezione Civile nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016 contribuendo così in modo concreto alle attività messe in campo per il superamento dell’emergenza”.

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