I Gal chiedono maggiore protagonismo e coinvolgimento

“La nuova programmazione 2014/2020 sarà decisiva per la crescita e lo sviluppo della Basilicata e della sua comunità. Le risorse comunitarie previste, pari a circa 1,2 miliardi di euro sui fondi Fesr-Feasr-Fse ai quali vanno aggiunte le quote di cofinanziamento nazionale e regionale, possono favorire uno sviluppo agendo sulla ricerca, sull'innovazione, sulle biotecnologie e sull'informazione tenendo presente le vocazioni e le emergenze territoriali”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Leonardo Braico, coordinamento regionale Gal Basilicata.
“Per raggiungere questi obiettivi – aggiunge Braico – servono una buona programmazione e le sinergie con gli attori istituzionali presenti sul territorio. I Gal che ho l'onore di rappresentare, nell'attuazione del programma Leader voluto dall'Ue, hanno contribuito a valorizzare, promuovere e spesso, rendere fruibili siti e luoghi di interesse turistico – culturale sviluppando così quel turismo rurale e dell’esperienza basato sulla cultura-natura-enogastronomia che ha contribuito ad integrare il reddito di chi vive nelle aree rurali.
I Gal lucani, dopo la chiusura delle comunità montane e degli uffici periferici regionali, sono rimasti, insieme ai parchi e ai comuni, gli unici soggetti in grado di programmare lo sviluppo socio-economico del proprio territorio.
A livello nazionale ed europeo, ai Gal viene riconosciuto il ruolo e l'importanza per lo sviluppo delle aree rurali del territorio. Dobbiamo augurarci che, nei nuovi bandi, il patrimonio di esperienze, buone pratiche e professionalità maturate nei Gal, garantiscano maggiore equilibrio e rappresentanza a tutti i soggetti coinvolti che devono essere pronti a mettersi in gioco raccogliendo le nuove sfide che sono imposte.
Abbiamo un territorio pieno di potenzialità ancora inespresse; per questo ci auguriamo che il dossier di Matera 2019 e i vari protocolli d'intesa, compreso quello del Gal Bradanica con il comune di Matera, spingano i responsabili della Fondazione Matera 2019 ad una politica di maggior coinvolgimento dell'hinterland materano e di tutta la Basilicata per un passaggio reale e non solo simbolico da Matera a Basilicata 2019.
E’ bene evidenziare che gli 8 Gal lucani hanno gestito solo il 6% delle risorse finanziarie del PSR 2007/2013 per un importo pari a circa 40 milioni di euro che, rispetto all'entità di competenza regionale (circa 600 milioni di euro) rappresentano certamente un valore apprezzabile ma marginale ed assai limitato, per affrontare le emergenze occupazionali dei giovani lucani.
Per la nuova programmazione chiediamo:
a) di semplificare le procedure gestionali ed amministrative con particolare riguardo ai flussi finanziari;
b) di riaffermare e potenziare nella nuova programmazione 2014/20 la centralità dei Gal per lo sviluppo delle aree rurali;
c) di riconoscere e legittimare una funzione rappresentativa dei GAL all'interno del cosiddetto "Tavolo verde" regionale;
d) di mettere in rete le diverse identità che caratterizzano il nostro territorio con la regia dell'A.P.T., che è l'ente strumentale della Giunta Regionale;
e) di riconsegnare ai Gal quei compiti che avevano nelle precedenti programmazioni, nell’accompagnare i vari concessionari di progetto dall'inizio alla fine;
f) di supportare i Gal a costruire in Basilicata l'ambizioso progetto di un modello nazionale legato al cineturismo, in cui possano confluire istituzioni pubbliche, talenti, tour operator, festival e tutto ciò che semplifica e favorisce l'utilizzo delle risorse naturali e culturali in funzione filmica. A tal proposito non va dimenticato che il fortunato film “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo nasce proprio dai Gal di Basilicata, come anche l’ultimo film: “Un paese quasi perfetto” girato tra le Dolomiti lucane e Potenza, frutto di un supporto organizzativo e logistico del Gal di quell’area, così come il progetto di marketing territoriale “Basilicata Cineturismo Experience” che ha trovato in un Gal il laboratorio ideale per la progettazione e la successiva messa a sistema.
g) di mettere i Gal nelle condizioni di offrire, nei centri storici, per fini turistici, case e palazzi per l'ospitalità, nel rispetto della tradizione storica e del paesaggio.
I Gal destinati a diventare una vera e propria agenzia di sviluppo locale multisettoriale, con la loro esperienza in termini di metodologia “bottom up”, possono rappresentare il giusto contenitore per le politiche di governance, dello sviluppo locale nelle aree interne”.
bas04 

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