I Beni culturali all’attenzione della IV Commissione

Auditi l’assessore regionale alla “Formazione, lavoro, cultura e sport”, Rosa Mastrosimone, e la presidente regionale dell’ “Associazione nazionale archeologi Basilicata”, Addolorata Preite

“Norme in materia di Beni culturali”: questo il disegno di legge preso in esame dai componenti la IV Commissione consiliare permanente, “Politica sociale”, nel corso della seduta odierna.

L’assessore Mastrosimone ha sottolineato che il testo costituisce “una legge attesa da anni, una legge specifica, come già accaduto in altre Regioni, che vuole essere un modello unico integrato per la valorizzazione dei Beni culturali, compito questo demandato precipuamente alle Regioni dall’organo centrale, seguendo modalità essenzialmente interistituzionali e stabilendo importanti strumenti di gestione con standard minimi di funzionamento e la istituzione di un Centro regionale di documentazione, nonché dell’Osservatorio regionale della cultura, con puntuali piani regionali per la stabilità della politica di sostegno al settore”. “In conformità ai principi costituzionali – ha spiegato Mastrosimone – ed alla normativa nazionale, la Regione Basilicata con questa legge promuove lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio regionale attraverso, appunto, la salvaguardia e la valorizzazione del proprio patrimonio materiale ed immateriale a valenza culturale. A tale scopo – ha proseguito – per tutelare e promuovere le specificità di un patrimonio diffuso, viene individuata nella programmazione pluriennale lo strumento primario di intervento per l’attivazione delle proprie azioni nell’ambito dei beni culturali, nella sussidiarietà il principio ispiratore per il raccordo ed il coordinamento dei soggetti operanti nel settore, nel partenariato tra pubblico e privato la modalità privilegiata per la realizzazione dei progetti integrati a livello territoriale. In attuazione della legge – ha specificato – la Regione Basilicata promuoverà ogni intesa utile con lo Stato, operando congiuntamente con gli Enti locali ed altri istituti pubblici di settore, favorendo, nel contempo, l’apporto degli operatori privati secondo i principi della collaborazione e del mutuo riconoscimento, nonché adottando adeguate forme di consultazione, informazione e coordinamento con le istituzioni universitarie, di ricerca e di cultura”.

La presidente Preite, dal canto suo, ha riferito che l’Associazione nazionale archeologi – Direttivo Regione Basilicata “accoglie favorevolmente la proposta di un nuovo quadro normativo in materia di beni culturali, nato dall’esigenza di aggiornare il pregresso. La norma, di fatto, costituisce un punto di svolta per il futuro del patrimonio culturale del territorio e può essere un utile strumento per garantire, ove finanziariamente supportata e correttamente applicata, il raggiungimento di molteplici obiettivi: una gestione più agevole del patrimonio culturale e un incremento degli sbocchi occupazionali per le ‘professioni della cultura’, in particolare per i giovani, con la creazione di filiere di attività lavorative".

La presidente Preite, tuttavia, non ha mancato di sottolineare come “la forma del quadro normativo proposto è nel complesso ben strutturata, ma piuttosto generica. Ciò non costituisce un limite, essendo più duttile alla realtà applicativa e rimandando di dettagliare le azioni della programmazione al successivo Regolamento di attuazione. E’ giusto far rilevare, comunque, l’assenza di particolari riferimenti legislativi e punti molto poco chiari, che potrebbero indurre a interpretazioni errate e che, pertanto, necessitano di una chiarificazione linguistica e contenutistica. In ultima analisi – ha detto Preite – si chiede la costituzione di un gruppo di lavoro istituzionale e interdisciplinare per la revisione dettagliata del quadro normativo proposto, affinché si possa giungere, in tempi brevi e con risultati ottimali, ad una proposta di legge regionale in materia di Beni culturali di larga intesa, nuova e moderna e, in particolare, rispondente alle reali esigenze di conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale regionale e nel rispetto delle professionalità di riferimento presenti ed operanti quotidianamente”.

Alla seduta della Commissione hanno preso parte, oltre al presidente dell’organismo consiliare, consigliere Vita (Psi), i consiglieri Falotico (Plb), Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Singetta (Api), Venezia (Pdl), Braia( Pd), Autilio (Idv).

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