Guasto oleodotto, Napoli: importante accertare le cause

Il consigliere regionale del Pdl chiede “che la Regione Basilicata si faccia garante e compartecipe di un sopralluogo lungo l’oleodotto in modo da attivare tutte le misure che portino ad alzare il livello di sicurezza dell’impianto in questione”

“La fuoriuscita di petrolio da una valvola dell’oleodotto Viggiano – Taranto, verificatasi in territorio di Bernalda, desta sicuramente preoccupazione ed impone anche una serie di riflessioni. Quando il greggio viene espulso da una valvola di sicurezza è evidente che in quel preciso istante sono entrati in azione dei sistemi idonei a prevenire che accada qualcosa di molto più grave”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Michele Napoli (Pdl), osservando che “una valvola, infatti, si aziona quando si supera il livello di pressione all’interno dell’impianto. A questo punto pare lecito chiedersi cosa sia realmente accaduto in agro di Bernalda e se tutto ciò che è successo è solo causa di un guasto tecnico legato al mal funzionamento della valvola stessa”.

A parere di Napoli “è importante accertare le cause di questo episodio. Serve soprattutto a stabilire cosa non ha funzionato in maniera tale da prevenire altre incresciose vicende come quella verificatosi lo scorso fine settimana. Le problematiche legate all’inquinamento in Basilicata si arricchiscono quindi di un ulteriore tassello, da aggiungere ad un mosaico già di per se grande e variegato, tanto da esporre il nostro territorio a continue e fondate preoccupazioni. Riteniamo che sia doveroso da parte dell’Eni sgombrare i dubbi su quanto accaduto così come auspichiamo da parte della società di idrocarburi una condotta chiara e trasparente. Soprattutto rispettosa della popolazione lucana, alla quale già vengono raccontate fin troppe bugie”.

“Non si può non trascurare l’eventualità che possano verificarsi nuovamente episodi analoghi – conclude Napoli – e per questo chiediamo che la Regione Basilicata si faccia garante e compartecipe di un sopralluogo lungo l’oleodotto in modo da attivare, li dove dovesse rendersi necessario, tutte le misure che portino ad alzare il livello di sicurezza dell’impianto in questione. La Regione Basilicata ha il dovere di imporre all’Eni chiarezza, trasparenza e tempestività di azioni, tutte componenti finalizzate a restituire serenità ad un’area già tanto tartassata dalle precipitazioni atmosferiche. Solo così facendo, si potranno prevenire altri incidenti e potremo evitare di sentirsi dire il solito: ‘Eppure lo avevamo detto’”.

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