Il capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale chiede di bloccare l’impianto “fino a quando non avrà dato garanzie attivando un efficace e trasparente piano di verifica e monitoraggio della condotta e dell’efficienza del sistema di controllo”
La presentazione domani, in occasione della seduta del Consiglio regionale, di una mozione per “impegnare la Giunta regionale di chiedere all’Eni di bloccare l’attività dell’oleodotto Viggiano – Taranto fino a quando non avrà dato garanzie attivando un efficace e trasparente piano di verifica e monitoraggio della condotta e dell’efficienza del sistema di controllo” è stata annunciata dal presidente del gruppo Idv alla Regione Nicola Benedetto al termine della riunione che si è tenuta oggi presso il Comune di Bernalda.
“A parte – dice Benedetto – che si è trattato di una riunione formale, in quanto la Conferenza di servizio è tutt’altra cosa, rilevo un atteggiamento incomprensibile del sindaco di Bernalda Chiruzzi che invece di incalzare rappresentanti di Eni, Regione e Arpab rispetto alle proprie e differenti responsabilità, ha inteso mettere in discussione la mia presenza. Il sindaco dovrebbe rileggersi lo statuto delle Regioni per riconoscere compiti e funzioni dei consiglieri regionali.
Nel merito, invece , i rappresentanti dell’Eni non sono stati in grado di indicare la causa e la quantità di greggio fuoriuscito in agro di Bernalda e che dovrebbe essere di consistenza maggiore a quanto si possa pensare, tenuto conto che il pozzetto contiene circa 30 mc di petrolio. Ma c’è di più: nonostante le 23 centraline e i cinque sistemi manuali di controllo, c’è stato detto che senza la telefonata di cittadini la società non ha avuto alcun segnale della fuoriuscita dall’oleodotto Viggiano – Taranto, confermando le serie preoccupazioni sul sistema di controllo . Devo inoltre rilevare, a parte l’assenza ingiustificabile dell’assessore all’Ambiente Mazzocco, che in questa fase di intervento della società Eni né il Dipartimento Ambiente e né l’Arpab stanno facendo nulla almeno per controllare l’attività di bonifica”.
“Ribadisco – sottolinea Benedetto – la necessità di chiedere all’Eni e alla società che per conto dell’Eni si occupa di gestione e manutenzione del oleodotto una verifica tecnica rigorosa dell’intero percorso con specifico riferimento ai pozzetti e alle cosiddette valvole di controllo e per questo domani chiederò di bloccare il trasporto del petrolio da Viggiano a Taranto fino alla conclusione dell’inchiesta che accerti cause e responsabilità. L’obiettivo per me resta quello di adeguare le politiche ambientali regionali, approfondire ed emendare il ddl della Giunta sulla nuova Arpab, individuare strumenti e azioni che vadano bene in tutte le situazioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute dei cittadini”.