Giuseppe Brescia su dibattito Partito Democratico e Centrosinistra

Sul dibattito in corso nel Partito Democratico e sul futuro del Centrosinistra in vista delle prossime elezioni politiche interviene Giuseppe Brescia, già parlamentare e sindaco di Melfi, con la seguente nota-riflessione: 

"Ammetto, sono un inguaribile ottimista.
Non di un ottimismo fatuo, ma frutto di una smodata fiducia nel buon senso di chi ha a cuore il futuro della propria comunità.
Per questo motivo credo nell'azione, paziente e costruttiva, dell'on. Piero Fassino di favorire un confronto serio e propositivo per la convergenza e unità politico – programmatica tra le forze di centrosinistra, a partire dall'MPD, ma non solo.
L'obiettivo, approvato dall'ultima Direzione nazionale del PD, è quello di rilanciare ed unire le forze democratiche di sinistra e centrosinistra per il nuovo governo del Paese, dopo le prossime elezioni politiche.
Non mi arrendo al gioco dei veti reciproci, delle prove muscolari o alla logica del tanto peggio tanto meglio.
Nessuno può chiedere abiure o porre condizioni di natura personale, così come nessuno può escludere valutazioni critiche sul passato.
E' giusto chiedere, al fine di un nuovo accordo politico e programmatico, di ragionare sugli effetti concreti di alcune leggi approvate dal Parlamento, per valutarne positività, negatività e criticità, per correggere e integrare, senza atteggiamenti ideologici.
Anche un rapporto più dialogante col mondo del lavoro condotto dal Governo Gentiloni è da apprezzare.
Sono fortemente preoccupato del clima che si percepisce in giro, di segnali pericolosi di ritorno a passati ventenni.
Solo gli irresponsabili possono rinchiudersi nei propri eremi identitari ed aspettare, masochisticamente, che "adda passà la nuttata", al solo fine di contarsi.
Per questo spero che l'impegno di Fassino produca buoni frutti. Il suo ed anche il lavoro di altri (Veltroni, Pisapia, Franceschini, Delrio, Prodi,…) stanno dando una mano in questa direzione.
Alzare strumentalmente muri di incomunicabilità, farebbe rivivere e ripetere errori del passato.
Di fronte alla sconfitta elettorale e di idee e programmi, nella conta su chi ha avuto più ragione o meno torto.
Anche in Basilicata il clima politico nel PD non mi piace.
Sempre fuori dai denti e senza parlare in politichese, ai candidati alla Segreteria regionale, agli sponsor interessati dei vari competitor, a chi si schiera per convenienza ed opportunismo, legando il sostegno a Tizio o a Caio alla propria carriera politica, a chi non agevola, per salvaguardare e ripetere se stesso, la costruzione di una nuova classe dirigente, mi permetto di suggerire e consigliare di FERMARCI, di SPEGNERE i motori per un attimo e di lavorare insieme per un Segretario, anche di transizione e senza interessi elettorali, che unisca il Partito, lo traghetti oltre le elezioni nazionali e regionali, rimetta pace nei Circoli e nei Comuni, dove, spesso, il PD è forza di governo e di opposizione.
Consiglio appassionato e disinteressato rivolto anche a chi ha responsabilità alte a livello istituzionale, locali, provinciali, regionali e nazionali: è interesse di chi governa avere un Partito non ulteriormente lacerato, ma che sappia mettere a frutto la ricchezza delle diverse sensibilità politiche ed unirle in un'azione comune di tutto il centrosinistra anche qui in Basilicata.
Sento dire da diversi amici e compagni che credono ancora nella funzione politica del PD e che condividono questo mio ragionamento, che, purtroppo, il treno è partito e nessuno può più fermarlo, al di là della destinazione finale.
Non sono d'accordo con loro!
Le idee camminano nella mente e sulle gambe degli uomini e delle donne e, come spesso si dice, se c'è la volontà, tutto si può fare!
Sarà la mia, una inascoltata voce nel deserto?
Spero e credo di no.
Mi auguro, chi può, che faccia prevalere l'interesse generale, per il bene comune e del Partito Democratico".

Bas 05

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