Intervento del Vice segretario cittadino PD di Potenza
Antonio Di Giuseppe
“Se da un lato abbiamo apprezzato la convocazione da parte del segretario regionale del congresso cittadino che ormai da oltre un anno era diventato come l’araba fenice, continuamente oggetto di discussioni, annunci ma mai svoltosi, di conto restiamo sconcertati da quanto apprendiamo oggi sui giornali. Prima ancora che il congresso cittadino definisse la line politica del Pd con un confronto teso a favorire la unità dei gruppi dirigenti e il progetto strategico per la città, dopo un anno e mezzo di buio profondo, è assurdo che lo stesso segretario regionale incontri il sindaco di Potenza per definire l’accordo politico e addirittura offrire i nomi per la Giunta. Siamo al mercato e alla peggiore logica degli organigrammi e degli interessi di bottega. Non ci si preoccupa del partito, non ci si preoccupa della città, dei suoi problemi e del suo futuro, non ci si preoccupa di continuare a proporre una giunta a dieci in barba ad ogni richiesta, anche ministeriale, di contenere le spese, e in barba ad ogni discussione sul futuro della nostra comunità. Appare evidente che il segretario regionale rinuncia al proprio ruolo di garante e di terzietà nel partito. E mentre si continuano a non avere, ad oltre un anno dal congresso, gli organi di partito regionale, e si continua nella confusione più totale, di contro si ritiene di poter dettare sulla città di Potenza nomi e linea politica decisi solo in funzione di interessi sempre meno comprensibili”.
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