Giuliano: una proposta di programma per Matera 2019

“E’ necessario evidenziare che la proposta riguardante la tutela dei minori sia qualificabile come attività culturale, e quindi, sia compatibile con il programma europeo denominato ‘Capitale Europea della Cultura’”

Il Garante regionale dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza, Vincenzo Giuliano, nei giorni scorsi ha inoltrato al presidente Salvatore Adduce e al direttore Paolo Verri della Fondazione Matera Basilicata 2019 una proposta di programma tesa ad attivare dei percorsi operativi sulla tutela dei diritti di bambine, bambini ed adolescenti e ad indicare nuove strategie per raggiungere la piena attuazione di quei diritti, nell&rsquo;ambito della celebrazione dell&rsquo;Anno Europeo della Cultura che si terr&agrave; nel 2019 a Matera.<br /><br />&ldquo;In primo luogo – sottolinea il Garante – &egrave; necessario evidenziare che la proposta riguardante la tutela dei minori sia qualificabile come attivit&agrave; culturale, e quindi, sia compatibile con il programma europeo denominato &lsquo;Capitale Europea della Cultura&rsquo;. In secondo luogo, &egrave; opportuno verificare preliminarmente che tale proposta sia compatibile ed integrabile nel Progetto di candidatura, che &egrave; stato presentato dalla Citt&agrave; di Matera ed approvato dal Consiglio dell&rsquo;Unione Europea&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; innegabile – prosegue – che la tutela dei diritti dei minori rappresenti un&rsquo;emergenza persistente per tutta la comunit&agrave; regionale nell&rsquo;ambito delle regioni meridionali e che tale emergenza impone che sia messa in atto ogni possibile iniziativa, che possa essere funzionale a far crescere la consapevolezza di questo immane dovere da compiere nei confronti di fanciulli e di adolescenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; quindi inderogabile dovere – continua Giuliano – fare della tutela dei diritti dei minori l&rsquo;impegno primario di tutta la societ&agrave; regionale, nel contesto dell&rsquo;Italia e dell&rsquo;Europa; un dovere che deve rappresentare una vitale preoccupazione per la societ&agrave; degli adulti che voglia operare per costruire un presente e un futuro sempre migliore nella continuit&agrave; tra le generazioni; un dovere che deve impegnare le Istituzioni pubbliche, di ogni ordine e grado, perch&eacute; l&rsquo;enunciazione di quei principi ormai universalmente riconosciuti sia pienamente e coerentemente portata ad attuazione nella nostra regione come in tutta l&rsquo;Europa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il programma di iniziative – evidenzia -&nbsp; intende essere rispondente ai connotati del Programma Capitale Europea della Cultura (ECoC &ndash; European Capital of Culture) e, in particolare, ai riferimenti ideali e ai principi della &lsquo;cultura&rsquo; nella sua accezione pi&ugrave; ampia, comprensiva della cultura intesa come acquisizione di consapevolezza socio-politica attinente la tutela dei diritti di bambine, bambini ed adolescenti; del coinvolgimento non solo dei diretti destinatari ma anche di tutte le parti private e istituzionali, portatrici di interessi e di competenze in materia; della dimensione spaziale ampliata agli scenari regionale, nazionale ed europeo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La coerenza – conclude il Garante – tra la cultura intesa in senso specifico e la cultura intesa in senso proprio nel programma ECoC &egrave; chiaramente espressa nelle enunciazioni della legislazione regionale; inoltre, le iniziative proposte intendono coinvolgere tutti i soggetti privati e pubblici, i soggetti istituzionali competenti e responsabili dei servizi di educazione, cura, istruzione, formazione e assistenza dei minori compresi i minori stranieri non accompagnati, sui temi quali: La Cultura come patrimonio d&rsquo;identit&agrave; nella continuit&agrave; delle generazioni; Le Condizioni e prospettive nel processo per la &ldquo;piena attuazione&rdquo; dei diritti dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza; Il Sistema regionale, nazionale ed europeo di servizi di educazione, cura e assistenza dei minori; I rischi di deviazione nel processo evolutivo: bullismo, cyberbulismo, violenze di genere, ecc.; La disabilit&agrave; nel mondo dei minori; I Minori stranieri non accompagnati: un grave fenomeno epocale da affrontare e risolvere; Il processo educativo e formativo per l&rsquo;inserimento nel mondo del lavoro&rdquo;.<br />

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