Come rilanciare questo nostro territorio e quale ruolo deve recitare la politica, e quella dei cattolici in particolare? Questi due interrogativi sono stati posti, all’ assemblea del Pdl, tenutasi a Potenza, dal presidente dei Liberi e Forti di Basilicata, Vincenzo Giuliano. Per Vincenzo Giuliano, “il nostro territorio vive in una stridente contraddizione: da un lato, risorse ingenti: petrolio, acqua, ambiente, risorse umane, capacità imprenditoriali; dall’altro: disoccupazione, emigrazione, spopolamento, bassa redditività, carente qualità della vita; ancora, da un lato una classe dirigente priva di strategie se non quelle di mettere in campo politiche inadatte, assistenziali, improduttive; dall’altro, un elettorato che premia, oltre misura, la classe politica artefice dei suoi mali, e un’opposizione che non riesce ad accreditarsi. Tutto questo perché da noi non vi è più la Politica, quella con la p maiuscola, a guidare le scelte, gli atti, i comportamenti. E non ci rendiamo conto che la situazione di disagio in cui viviamo, non è nient’altro che la naturale conseguenza, il risultato, di una politica senza valori, senza principi, senza punti di riferimento, che vive alla giornata senza una meta precisa per l’approdo. E quel partito dei cattolici impegnati in politica, ha continuato il presidente dei Liberi e Forti, che era nato per riaggregare quanti erano dispersi, cosa fa? Anziché mettersi alla testa del costituente Partito Popolare Europeo e lavorare col nuovo Pdl di Alfano, ed essere i timonieri che indicano la rotta alla politica verso i valori di riferimento derivanti dalla Dottrina Sociale, corre dietro, nella nostra regione, a chi combatte alle origini questi nostri principi, a chi ha una visione dello sviluppo della società esattamente al contrario della nostra, esclusivamente per occupare poltrone. Una contraddizione – conclude Giuliano – che non durerà a lungo perché saranno i fatti a testimoniare”.
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