Un’azione congiunta Province-Regione-Comuni e parlamentari lucani per scongiurare la soppressione di una ventina di Uffici di Giudice di Pace nella nostra regione studiando anche azioni per ridurre le spese “in modo da togliere ogni alibi al Ministero di Grazia e Giustizia”: è la proposta del presidente del Gruppo IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi.
“Si pensi solo agli effetti – dice Prinzi – che produrrebbe l'accorpamento di tutte le questioni di competenza del giudice di pace di ben nove uffici, tra l’altro di un’area così vasta che va dall’Alto Bradano alla Val d’Agri, alla sede unica di Potenza. Ad esempio, chiudere le sedi di Viaggiano e Marsiconuovo comporta una giustizia negata per migliaia di cittadini che non tiene minimamente conto delle specificità del nostro territorio, delle distanze notevoli di molti uffici periferici dal capoluogo, della insufficienza di una struttura adeguata a ricevere carichi di lavoro che riguardano l'intera provincia. Il Ministro della Giustizia deve capire che la razionalizzazione delle risorse e la ridistribuzione delle sedi giudiziarie non deve assolutamente penalizzare i cittadini, specie di territori come l’area sud del Potentino, dove il giudice di pace svolge prioritariamente una funzione sociale”.
Nel sottolineare che “l'ufficio del giudice di pace è competente a giudicare controversie civili e penali che, anche se di valore limitato, misurano il livello di giustizia nel nostro Paese", il capogruppo di IdV evidenzia che “a vent’anni dalla legge di istituzione (la 374/91) lo spostamento di tutte le questioni di competenza del giudice di pace alla sede di Potenza costituirebbe giustizia negata per migliaia di cittadini. Una situazione aggravata dal rischio, non ancora superato, della soppressione anche dei nostri Tribunali cosiddetti di periferia, o mini-Tribunali come sono definiti quelli di Melfi e Lagonegro. Ritengo perciò utile un vertice istituzionale per verificare la fattibilità della strada perseguita in altre parti del Paese: i Comuni e gli enti locali attualmente sede di Uffici di Giudici di Pace potranno evitare la soppressione delle sedi facendosi carico, anche in forma associata, delle spese di funzionamento e di attività, compresa al messa a disposizione del personale amministrativo necessario alle gestione dell’ufficio”.
bas 03