Giovanni Setaro (FdI-An) su Sblocca Italia

“La questione è più semplice di quella che si può immaginare: l’art.38 della legge Sblocca Italia (Sblocca Trivelle) in Basilicata è semplicemente un atto politico e non partitico.Se vogliamo veramente guardare al futuro delle prossime generazioni, parafrasando una celebre citazione: i veri statisti sono quelli che sanno programmare il futuro delle prossime generazioni.” E’ quanto sostiene in una nota Giovanni Setaro coordinatore provinciale FdI– An.
“E qui, in Basilicata, come hanno programmato il futuroAlquanto male. Perché? Basta pensare all’esperienza conclamata ormai da anni in Val d’Agri, dove l’occupazione e lo sviluppo, con il petrolio, sono ancora al di là da venire. Ma non basta- continua – se pensiamo alla salute e all’ambiente, il quadro è ancora più sconfortante. Pensiamo ai controlli che non sono attualmente così efficaci ed efficienti nonostante le rassicurazioni ‘istituzionali’. Forse anche per questo la gente protesta.Non siamo l’Arabia Saudita pur riconoscendo il grande potenziale energetico di cui la Basilicata è dotata. Bisogna fare una scelta. Ma è sicuro che il petrolio ha portato più povertà che ricchezza. Anche l’incontro dei sindaci avvenuto a Savoia di Lucania presso l’Area Programma, il cosiddetto patto dei sindaci, è stato soltanto un passaggio simbolico. Quello che serve realmente è fare pressing sulla Regione Basilicata affinché prima di gennaio 2015 impugni l’art.38 per salvare la nostra amata Terra lucana. Finalmente il 4 dicembre, in Consiglio Regionale, si potrà affrontare seriamente la questione in nome del Popolo sovrano perché qui non siamo come nel celebre film Il Marchese del grillo, “Io sono io e voi non siete…In risposta al sindaco di Balvano- continua ancora Setaro – vogliamo dire che noi non siamo mai stati quelli che dividono, in quanto stiamo cercando di ottenere, con la forza del Popolo, un risultato per la Basilicata e non per il partito. Poi ad onore della verità e dei fatti, in questa torre di babele della disinformazione, noi non abbiamo organizzato parallelamente alcun’altra manifestazione a Muro Lucano concomitante con quella indetta presso il Consiglio comunale al quale abbiamo partecipato (annunciandolo con un comunicato stampa). Ed eravamo lì presenti, insieme ai vertici del nostro partito, solo ed esclusivamente a supporto della causa comune. Ai Lucani diciamo: guardatevi dalle trappole comunicative innescate da qualcuno per spostare l’attenzione su questioni di campanile che nulla hanno a che fare col tema petrolio. Tra i due litiganti chi è il terzo che gode? Ci auguriamo che gli amministratori comunali siano coerenti con il sentire del Popolo, il resto è politica.”

BAS 05

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