GIOVANNI CASERTA RACCONTA LEVI E IL CORAGGIO DELLA LIBERTÀ

Molti iscritti e docenti dell’università della terza età e della educazione permanente di Matera hanno partecipato alla lezione che Giovanni Caserta, giornalista, politico e professore di italiano presso il liceo classico Duni, ha tenuto nella saletta Levi di palazzo Lanfranchi, nel centro culturale della capitale europea della cultura per il 2019. Il tema trattato ha riguardato il coraggio della libertà, tanto anelato da Carlo Levi nei suoi scritti, tra i quali si ricordi “Paura della libertà”, come nelle sue parole.
Levi pone la libertà come primo valore della sua vita e, citando il Manzoni, è difficile trovare persone che hanno il coraggio di mettersi “contro il senso comune per amore del buon senso”. 
Quando si ha la libertà, ma si ha paura di esercitarla, se non c’è una dittatura di fatto, c’è una dittatura del pensiero, delle mode. Levi invita alla libertà e alla giustizia perché l’una dipende dall’altra. E’ sempre stato presente nella vita sociale del Paese come scrittore, pittore e poi senatore, ma nonostante il ruolo sociale raggiunto amava dire “io stesso, nella mia modesta esperienza, non mi sono mai sentito un pittore e uno scrittore professionale…io sono un uomo che dipinge e che scrive…”. Essere uomo significa anche essere coerente con le proprie idee. E fu la coerenza che lo portò per ben tre volte in carcere. Antifascista ed ebreo. Amico di Gramsci, di Togliatti e di Gobetti che rispettava più di tutti per la sua ferrea disciplina al coraggio della liberta, che gli procurò la morte a soli 25 anni, dopo che i fascisti lo picchiarono selvaggiamente. Coerenza, coraggio, libertà e giustizia sono state le tematiche protagoniste della lezione tenuta da Giovanni Caserta e che hanno entusiasmato i presenti che ogni mercoledì partecipano a eventi culturali organizzati dal “Centro Carlo Levi” di Matera .

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