Il 3 marzo 2011 è stato segnato un passo negativo per l’Italia. Il governo, attraverso il decreto legislativo sulle energie rinnovabili varato dal Consiglio dei Ministri, ha dato il via ad una nuova fase d’incertezza. In un momento di crisi globale è opportuno che almeno i governi, ancor più se trattasi delle grandi potenze mondiali, diano certezze in maniera tale da apportare serenità al mondo produttivo per uscire da una crisi devastante che oramai ci tiene ingabbiati da 2 anni e, in questo momento, pare inevitabile perché volendo ridurre gli incentivi sul fotovoltaico si è di fatto determinato un blocco allo sviluppo nazionale. E’ quanto si legge in una nota stampa di Mimino Ricciardi della Direzione nazionale Giovani Democratici. “Aver invertito improvvisamente il senso di marcia in un settore in crescita (uno dei pochi a dir la verità!) ha decretato la morte dell’intero settore e, ha di fatto immobilizzato l’economia nazionale. I numeri ci sono tutti: 120 mila addetti al lavoro tra imprenditori, impiegati, ingegneri e operai e un indotto senza eguali visto che il mondo produttivo che gravita attorno a questo settore è rilevante. Lo spessore di questa scelta – conclude la nota – risulta essere importante, socialmente è un disastro, mandare a casa centinaia di migliaia di persone a casa significa determinare una crisi dai grandi numeri per le famiglie che già si trovano sul lastrico e che da oggi non potranno guardare al domani con ottimismo”.
Bas 03