Il presidente del gruppo Idv in Consiglio regionale nel ricordare la ricorrenza del 27 gennaio afferma che “occorre promuovere la politica dell’integrazione, fondata sulla tolleranza, sulla solidarietà e sulla fratellanza tra i popoli”
“Domani, 27 Gennaio, in tutto il mondo, si commemora una data che turbò le coscienze di molti: la liberazione di Auschwitz, ad opera delle truppe russe. Quella di quest’anno è la undicesima edizione del Giorno della Memoria”. Lo ricorda il presidente dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, Enrico Mazzeo Cicchetti che aggiunge: “Pur se sono trascorsi ben 66 anni da quel triste evento, il ricordo è ancora vivido nelle coscienze degli uomini per la tragicità degli eventi che, senza alcun dubbio, è stata il più drammatico per il genere umano”.
“Penso che la Shoah – prosegue il consigliere – ha potuto verificarsi per la notevole indifferenza evidenziata dalla ‘gente’ dell’epoca, nei Paesi dell’Europa civile, compresa l’Italia. Ritengo che questo deve essere di monito per le nuove generazioni alle quali è opportuno che trasmettiamo la memoria del male, affinché quegli orrori non possano più accadere. Molti giovani solo durante questa ricorrenza vengono, per la prima volta, a conoscenza di questa realtà, magari a scuola, la quale, a mio parere, dovrebbe essere puntuale punto di riferimento, attivandosi, ancor più, per diffondere e onorare la memoria dei milioni di uomini, donne e bambini che persero la vita in quegli anni caratterizzati da lutti, violenze e razzismo”. “Personalmente – aggiunge Mazzeo Cicchetti – penso che questi tristi avvenimenti devono rimanere caposaldo nella coscienza e memoria individuale e collettiva, sia per coloro che hanno visto e vorrebbero dimenticare, sia per chi è cresciuto con i racconti della famiglia o della scuola. Una cosa deve essere chiara: non bisognerà consentire che i giovani ed adolescenti, di oggi, non percepiscano, a pieno, la drammaticità della storia recente, ma si rendano conto che la vita umana è un valore assoluto. Per alcuni, comunque, è difficile persino imparare una lezione così profonda e tragica: non è accettabile, né oggi né lo sarà mai, una rilettura della storia, minimalista o addirittura negazionista. Non sono ammissibili rivisitazioni del pensiero e attenuare le chiare responsabilità. La follia compiuta non deve essere dimenticata, ma diventare cosciente impegno, perché mai più si ripeta”.
“Oggi, in questo giorno di triste ricordo – conclude Mazzeo Cicchetti – mi sento di ribadire, con forza e vigore, ‘no al razzismo e alla discriminazione” ricordando l’importanza e l’attualità di questo slogan in cui, il mio partito l’Italia dei Valori, crede profondamente. Il mio messaggio è rivolto soprattutto a coloro che spesso, ipocritamente, commemorano la giornata odierna, ma nel contempo promuovono leggi, decreti e delibere razziste e discriminatorie, con conseguenti comportamenti. Ripenso, con angoscia, all’iniziativa relativa al reato di clandestinità. Promuovere la politica dell’integrazione, fondata sulla tolleranza, sulla solidarietà e sulla fratellanza tra i popoli è, e sarà, il mio impegno primario. L’auspicio è che questa ricorrenza ci aiuti a rafforzare l’impegno civile e serva a non dimenticare”.