Il consigliere del Partito democratico plaude all’iniziativa della Provincia di Matera di dedicare ed intitolare la sala consiliare alla Giornata della Memoria
”Qualche anno fa – ricorda Dalessandro – una studentessa di Siderno così scriveva sulla Shoah: ‘E' un incubo reale che va sfumandosi come un sogno lontano, dove spoglie fotografie vengono cancellate dal tempo’… e ancora: ‘Tutto ciò non possiamo dimenticarlo e il rispetto che meritano questi nostri ricordi dobbiamo tramandarlo alle future generazioni, che potrebbero altrimenti essere fuorviate e forgiate come armi da guerra nel semplice vivere della quotidianità’. Saranno stati questi concetti – afferma Dalessandro – sarà stata la consapevolezza che occorre rafforzare nelle nuove generazioni principi irrinunciabili di tolleranza e solidarietà, ma il fatto che l'Amministrazione provinciale di Matera abbia deciso di intitolare la propria sala consiliare alla Memoria, proprio nel giorno in cui in tutto il mondo se ne celebra il ricordo è sintomatico di quella diffusa sensibilità che anima la classe politica lucana".
"L'orrore del genocidio nazista che si presentò agli occhi del mondo intero il 27 gennaio del 1945, nel momento in cui l'Armata Rossa fece il suo ingresso nei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau – dice Dalessandro – deve essere un monito per coloro che condizionano i destini del mondo perché ancora oggi sono evidenti i rigurgiti della lotta di interi popoli e di pezzi di questa società, per fortuna ininfluenti, contro le diversità soprattutto mentali e fisiche. Perché purtroppo non fu solo l'odio ad animare la macchina della Shoah, ma la maniacalità dell'annientamento fino alla soluzione finale contro tutte le diversità".
"In questa nostra Europa sempre più orientata al multiculturalismo – secondo il consigliere – l'iniziativa del Consiglio provinciale di Matera si assume a simbolo di un sentimento di profonda appartenenza alla comunità mondiale dove il pluralismo religioso, etnico e culturale rappresenta la base su cui costruire il futuro. L'orrore del passato – continua Dalessandro – per le tante vittime del fascismo e del nazionalsocialismo non può essere sepolto nei libri di storia, ma va mantenuto vivo in ognuno di noi. Per fare questo penso che le istituzioni provinciali e regionali e scolastiche, dovrebbero creare le condizioni affinché ogni ragazzo, almeno una volta nella vita, possa visitare i campi di sterminio della Polonia. Io che ci sono stato, respirando quell'aria che sa di morte, guardando quei luoghi di sofferenza e ascoltando le testimonianze di sopravvissuti ed ex deportati, che sono sempre meno, ho avuto l'impressione che ad ogni visitatore venga affidato il compito di essere testimone di una tragedia vissuta".
"Mi faro' carico – conclude Dalessandro – di presentare una mozione in Consiglio regionale per impegnare la Giunta a finanziare quei progetti scolastici finalizzati ad organizzare viaggi di studenti ad Auschwitz e Birkenau. Se lo faremo avremo contribuito a costruire una società migliore".