I presidenti del Consiglio regionale e della Crle: il legame con i lucani nel mondo è per tutti un valore essenziale per il nostro futuro
“La ricorrenza del 22 maggio, data in cui si celebra la giornata dei lucani nel mondo, cade in un momento di grande incertezza e difficoltà per tutti i Paesi e in particolare per l’Italia. In questa situazione di difficoltà e di comprensibile apprensione per l’incertezza del futuro, assume un significato particolare il contributo che le comunità dei lucani che vivono all’estero continuano ad assicurare allo sviluppo della Basilicata e dei Comuni d’origine attraverso i sostegni economici e le rimesse, che sono state in molti casi decisive per lo sviluppo urbano di tanti Comuni”. E’ quanto sostengono, in una lettera inviata alle Federazioni e alle Associazioni dei corregionali all’estero e ai Sindaci lucani, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino e il presidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Antonio Di Sanza.
Folino e Di Sanza, nel ribadire che “la collaborazione e la solidarietà fra gli italiani, ovunque si trovino, può risultare molto importante per rafforzare la nostra cultura nel mondo, in tutte le sue espressioni, e per rilanciare lo stile italiano, le nostre produzioni e gli scambi economici e turistici, a partire dal cosiddetto ‘turismo di ritorno’ degli emigrati lucani e dei loro discendenti, così interessati a conoscere la Basilicata di oggi”, rinnovano l’appello ai Sindaci lucani che “nel rapporto con le comunità dei corregionali residenti in altre regioni italiane ed all’estero rappresentano un presidio essenziale”, affinché “la vicenda delle tasse locali (Tarsu ed Imu) venga affrontata tenendo conto delle specifiche esigenze di quanti, pur vivendo altrove, vogliono mantenere un legame con la propria terra anche attraverso il mantenimento di una abitazione”.