Giornata Fai dedicata a Laura Battista

Un’iniziativa volta alla ri-scoperta della fine intellettuale, poetessa e traduttrice nata a Potenza nel 1845, sulla quale per troppi anni è calato un pesante silenzio. Punto di incontro è via Achille Rosica. Seguirà un incontro presso la sede di Gocce d'autore.

Chiesa di San Michele a Potenza _ foto archivio APT Basilicata

Sabato 23 novembre ricorre l’anniversario di nascita di Laura Battista, poetessa e traduttrice nata a Potenza nel 1845. Della sua vita e delle sue opere poco si conosce, ad eccezione di alcune pubblicazioni di studiosi che le hanno dedicato saggi e approfondimenti. A ricordarla nella sua città natale è una targa apposta in un vicolo alle spalle della chiesa di San Michele ad opera dell’associazione Filatelica culturale “I. Morra”. Fu una donna coraggiosa, che affidò alla poesia il suo pensiero schierandosi a favore del risorgimento e di Garibaldi. Denunciò le condizioni di povertà e di isolamento in cui versava la Lucania, oltre a quella di subalternità delle donne. Soffrì molto, sia per la sua salute cagionevole, sia per l’ambiente culturale che poco aveva da offrirle. Ma non si arrese. Studiò e insegnò.

A Laura Battista, alla sua opera e alla sua vita, è dedicata la giornata organizzata dalla delegazione FAI di Potenza in collaborazione con il gruppo FAI giovani e con il Circolo culturale Gocce d’Autore. Un’iniziativa volta alla ri-scoperta della fine intellettuale sulla quale per troppi anni è calato un pesante silenzio e della quale è necessario riappropriarsi.

“Sono nata il 23 novembre 1845. Laura Battista incontra la città” è il titolo della giornata articolata in due momenti. Nella mattinata, in occasione delle Giornate Fai per le scuole, si terranno le visite nei luoghi del centro storico di Potenza accompagnati dai volontari e dai giovani del Fai che daranno voce alla poetessa e racconteranno il contesto nel quale visse. Le visite si svolgeranno dalle 9,00 alle 13,00 e sono rivolte prioritariamente alle classi amiche del Fai. Punto di incontro è via Achille Rosica, alle spalle della chiesa di San Michele. La durata è di 50 minuti.

Nel pomeriggio, all’unica visita prevista alle 17,00 e aperta a tutti, seguirà un incontro presso la sede del Circolo culturale Gocce d’Autore, in via Carlo Pisacane, 5, con la partecipazione della dott.ssa Carmela Biscaglia della Deputazione di Storia Patria per la Lucania, dell’architetta Sabrina Lauria della delegazione Fai di Tricarico, della professoressa Carmela Sanza della passata associazione Filatelica culturale “I. Morra”. Le letture delle poesie di Laura Battista sono affidate ad Anna Anastasio.

All’interno della sede del Circolo sarà inoltre allestita una piccola mostra documentale grazie alla collaborazione con la Biblioteca nazionale di Potenza.

Laura Battista cominciò a scrivere poesie giovanissima, avviata agli studi delle lettere dal padre, Raffaele, e a quelle dedicò la sua breve ma intensa esistenza. A quindici anni pubblicò nell’antologia di autori lucani “Fior di Ginestra”, stampata nel 1860 a Potenza, la sua poesia dedicata alla madre, intitolata “All’usignuolo”. Si interessò agli eventi politici del suo tempo a cui dedicò parte della sua poetica. Di sentimenti liberali, inneggiava a Garibaldi e allo spirito patriottico del Paese. Studiò da autodidatta l’inglese, il francese e il tedesco e tradusse Thomas Moore, Johann Wolfgang von Goethe, John Milton, George Gordon Byron e Maria Wagner. Subì l’isolamento di una terra di provincia lontana dai fermenti culturali e si rifugiò nella scrittura. Con la famiglia per un breve periodo di tempo si trasferì a Matera. Divenne poi maestra del Convitto Magistrale di Potenza, ma le sue precarie condizioni di salute non le consentirono di esercitare la professione. Sposò il conte Luigi Lizzadri, appartenente ad una delle più antiche famiglie di Tricarico, figlio di Francesco Maria e Rosalba De Deo, originaria di Minervino Murge, e discendente del giovane martire dei moti napoletani del 1794, Emmanuele De Deo, a cui dedicò un dramma storico. La vita a Tricarico, tra l’indifferenza del marito, la morte di quattro dei suoi cinque figli e l’assenza di un ambiente culturale con il quale confrontarsi, finì per chiuderla ancora di più. Intrattenne una ricca corrispondenza epistolare con molti intellettuali del tempo come il Prati, l’Aleardi e il Carducci, che apprezzarono le sue liriche e il suo ardente messaggio civile. Pubblicò una raccolta di 81 liriche, ‘Canti’, ma il successo anelato non arrivò mai. Conseguì l’abilitazione all’insegnamento delle Lettere Italiane nelle scuole normali e negli educandati femminili ed ebbe una cattedra a Camerino. Tenne una prolusione in occasione dell’apertura dell’anno scolastico in cui incitava le giovani donne ad “aspirare al Vero, al Bello e al Grande” e ad istruirsi per emanciparsi dagli uomini. Le sue condizioni di salute si aggravarono costringendola a ritirarsi e dopo pochi mesi, il 9 agosto 1884, si spense nel palazzo di famiglia a Tricarico a soli trentotto anni.

 

Per maggiori informazioni scrivere a potenza@delegazionefai.fondoambiente.it

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