Giornata della Memoria, “Shoah dell’Arte” a Montemurro

Per il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica: “Bisogna partire dai piccoli territori per fare grande la regione”

Il Consiglio regionale della Basilicata, anche quest&rsquo;anno con l&rsquo;iniziativa &ldquo;Percorso sulla memoria&rdquo; intende far rivivere la storia anche nella sua accezione pi&ugrave; &lsquo;deforme&rsquo; e di difficile comprensione, ma che comunque &egrave; indispensabile per cercare di vivere in modo pi&ugrave; solidale il presente e preparare un futuro scevro da episodi caratterizzati dalla barbarie pi&ugrave; feroce. Obiettivo &egrave; quello di far ben comprendere alle nuove generazioni, e non solo, il pericolo del razzismo in ogni settore della vita civile e quanto sia importante&nbsp; il dovere della memoria. Un messaggio<br /><br /><br />importante che viene trasmesso anche attraverso l&rsquo;efficace linguaggio dell&rsquo;arte.<br /><br />Ecco, quindi, il felice connubio, a Montemurro, presso la Casa delle Muse di Sinisgalli, con la celebrazione de &ldquo;La Shoah dell&rsquo;Arte&rdquo;, che ha visto la partecipazione di docenti ed alunni della scuola secondaria di primo grado della cittadina della val D&rsquo;Agri. Momento topico, l&rsquo;inaugurazione della Mostra di pastelli del grande lucano: &ldquo;Nelle contrade dell&rsquo;infanzia del mio paese&rdquo;, con l&rsquo; esposizione delle opere concesse in comodato d&rsquo;uso dal Consiglio regionale della Basilicata alla Fondazione Sinisgalli.<br /><br />Hanno partecipato&nbsp;all&rsquo;inaugurazione Mario Di Sanzo, presidente della Fondazione Sinisgalli, Biagio Russo, direttore della Fondazione, Senatro Di Leo, sindaco di Montemurro, Rocco Garramone, dirigente scolastico dell&rsquo;Istituto Comprensivo di Spinoso, Francesco Mollica, presidente del Consiglio regionale della Basilicata.<br /><br />Antonio Masini e Roberto Linzalone, rispettivamente pittore e poeta, hanno portato la&nbsp; testimonianza della loro amicizia con Leonardo Sinisgalli.<br /><br />La Fondazione Leonardo Sinisgalli aderisce insieme alla rete Acamm alla Shoah dell&rsquo;Arte, una serie di eventi su scala nazionale promossa dalla Ecad, con il patrocinio del Mibact, per ricordare il Giorno della Memoria. Nell&rsquo;occasione soso stati esposti, nella sala Leonardo tre ritratti realizzati a matita di Roberto Melli (1885-1958) pittore di origini ebraiche perseguitato dalle leggi razziali. La mostra &ldquo;Nelle cronache dell&rsquo;infanzia del mio paese&rdquo; propone con forza attraverso l&rsquo;arte pittorica il senso delle emozioni di Sinisgalli che ormai settantenne e con un&rsquo;intensa carriera alle spalle, torna per un lungo periodo nel suo paese natale in cui trascorre tutta l&rsquo;estate, da giugno a settembre, dedicandosi prevalentemente al disegno, il &ldquo;compagno fidato&rdquo; che lo ha accompagnato per tutta la vita. Da questo periodo montemurrese escono fuori 45 pastelli, di cui 13 a colori.<br /><br />Il presidente della Fondazione, Mario Di Sanzo, ha sottolineato &ldquo;l&rsquo;importanza della celebrazione della Shoah dell&rsquo;Arte che da pi&ugrave; anni vede protagonista la Fondazione alla presenza delle massime istituzioni regionali politiche e scolastiche e, soprattutto, con la partecipazione dei ragazzi, i futuri custodi del ricordo di quello che prima era chiamato &lsquo;Olocausto&rsquo;. L&rsquo;arte &ndash; ha detto Di Sanzo &ndash; fa parte dell&rsquo;intero panorama culturale, divenendone cardine fondamentale anche nel ricordo della memoria dell&rsquo;eccidio nazista, basi pensare ai tanti artisti di origine ebraica perseguitati dalle leggi razziali. Da rilevare la partecipazione costante dell&rsquo;Amministrazione comunale alle iniziative della Fondazione considerata il fiore all&rsquo;occhiello non solo di Montemurro, ma un punto di riferimento culturale per Montemurro, la Val D&rsquo;Agri e l&rsquo;intera regione. Altamente apprezzabile &ndash; ha affermato &ndash; il ruolo del Consiglio regionale che con il presidente Mollica ha dimostrato concretamente la sua vicinanza con la concessione in comodato d&rsquo;uso dei pastelli di sua propriet&agrave;, fatto questo tanto pi&ugrave; rilevante perch&eacute; Sinisgalli, pur avendo abbandonato presto il paese nat&igrave;o, ha dimostrato l&rsquo;amore per le sue radici anche attraverso la pittura&rdquo;.<br /><br />Il sindaco di Montemurro, Senatro Di Leo, nel ringraziare il Consiglio regionale per il sostegno alla Fondazione, ha sottolineato &ldquo;come la scuola valorizzi l&rsquo;iniziativa, rendendola viva e portando i giovani alunni alla riflessione su una delle tragedie pi&ugrave; gravi volute da una parte deviata dell&rsquo;umanit&agrave; in nome di un credo religioso che in realt&agrave; nascondeva anche altri interessi, cos&igrave; come, purtroppo, accade ancora oggi per altri genocidi poco conosciuti o filtrati da una comunicazione poco corretta. Sono le generazioni del futuro, dunque, a dover far proprio e diffondere il messaggio di fraternit&agrave; e di uguaglianza, sviluppando a pieno titolo la sensibilit&agrave; &lsquo;catturata&rsquo; nella scuola&rdquo;.<br /><br />Il dirigente scolastico, Rocco Garramone, ha parlato di &ldquo;Sinisgalli quale figura poliedrica di cui si scopre, nella Casa delle Muse, anche l&rsquo;amore per la pittura insieme al resto del suo ingegno plurale. La scuola rispondendo a tutti gli inviti ricevuti si candida &ndash; ha continuato &ndash; a formare la coscienza mirata alla formazione dei ragazzi futuri cittadini in un contesto che accoglie giovani provenienti da altre realt&agrave; dalle quali si fugge&rdquo;.<br /><br />Il direttore della Fondazione, Biagio Russo, ha illustrato la vicenda non facile del reperimento di dipinti e scritti delle opere di Sinisgalli &ldquo;in varie aste e mercatini. Un ricerca indefessa&nbsp; &ndash; ha puntualizzato &ndash; che ha consentito il recupero ed il ritorno a Montemurro, grazie al concorso di privati, del Consiglio e Giunta regionali, di un patrimonio stimabile in 50mila euro. Questo ha consentito di rinsaldare le origini con il cittadino pi&ugrave; illustre e di fare di Montemurro un caposaldo nel panorama della cultura non solo regionale, valorizzando quello che &egrave; da considerare un grande atto di amore di Sinisgalli per la propria terra rappresentata e vissuta nell&rsquo;intimo della propria anima&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ho fatto bene a venire qui e sono profondamente contento di essere con voi&rdquo;. Sono le parole del presidente del Consiglio, Francesco Mollica, che ha rimarcato come &ldquo;aver scelto la celebrazione di Montemurro tra le tante iniziative odierne e aver spostato a luned&igrave; le altre manifestazioni per la Giornata della Memoria previste a Potenza, ha reso la giornata &lsquo;piena&rsquo; e proficua, piena per aver riscoperto una realt&agrave; preziosa della regione, proficua per aver incontrato persone che fanno della valorizzazione della cultura e della ricchezza del ricordo una missione di vita. Anche ed in special modo comunicare quello che accade a Montemurro &ndash; ha precisato &ndash; significa contribuire fattivamente alla promozione del territorio, comunicare una realt&agrave; che vede lavorare insieme arte e comunit&agrave; in nome del ricordo di una persona che fa rivivere una terra. Dove c&rsquo;&egrave; cultura c&rsquo;&egrave; vita e si apprezza l&rsquo;intero territorio in tutti i suoi aspetti, anche reconditi. La scuola &ndash; ha continuato &ndash;&nbsp; quale presidio irrinunciabile per capire cosa significa la memoria. I testimoni diretti per cause fisiologiche stanno man mano venendo meno, le testimonianze vissute anche, bisogna, quindi, adottare la tecnica della staffetta, passare il testimone della memoria e del ricordo ai ragazzi e questo &egrave; il compito della scuola, il suo ruolo di intelligente, metodico e puntuale attrice del trasferimento di valori indelebili, di canale capace di far apprendere le vere entit&agrave; esistenziali in una ottica di crescita e di miglioramento della qualit&agrave; della vita in un&rsquo;area in cui i giovani di oggi diventeranno protagonisti per s&eacute; e per gli altri. La Fondazione, dal canto suo, ha scoperto e messo a punto un metodo inestimabile nella sua &lsquo;bont&agrave;&rsquo;: celebrare il Giorno della Memoria attraverso l&rsquo;Arte. Abbattere le barriere, combattere le sofferenze, questo l&rsquo;insegnamento mutuato e &lsquo;regalato&rsquo; anche dalla organizzazione di una mostra permanente. E ancora, l&rsquo;importanza di mettersi in rete, promozionando e sponsorizzando l&rsquo;attenzione sul ricordo. C&rsquo;&egrave; da dire che l&rsquo;istituzione regionale sta invitando a pi&ugrave; riprese Fondazioni e Parchi letterari a compiere questa operazione di accesso alla rete per aiutare i territori a crescere. Crescita decisa dalla popolazione anche attraverso la scelta sul web sul come destinare i fondi rivenienti dai tagli ai vitalizi ed alle indennit&agrave; dei consiglieri regionali. Il principio cardine &egrave; che sulla terra siamo tutti uguali, mai ammazzare per fatti che di religioso hanno ben poco ma costruire di continuo segnali di pace. Esprimo ancora una volta la mia felicit&agrave; per essere qui &ndash; ha concluso Mollica &ndash; &egrave; dalle cose semplici che si giunge al grande risultato. Partire dai piccoli territori per fare grande la regione&rdquo;.<br />

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