Il giorno 17 giugno proseguono le iniziative organizzate nell'ambito di “Derive e Approdi – la settimana della pace – giornata mondiale del rifugiato 2015”. La ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato, quest’anno, arriva in un momento particolarmente sensibile nel quale il tema dell’accoglienza dei rifugiati è al centro del dibattito mediatico.
La Basilicata in questi momenti si caratterizza come una regione in grado di accogliere dignitosamente chi è costretto a fuggire del proprio Paese di origine “Il solo progetto di accoglienza SPRAR della Provincia di Potenza, a partire dal 2012” ha dichiarato il Presidente della Provincia Nicola Valluzzi “ha garantito accoglienza a oltre 300 persone, con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta e con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione delle persone".
Il 17 giugno a partire dalle 17, 30 presso il Museo Archeologio Provinciale in via Lazio a Potenza sarà presentata una originale mostra dal titolo “ C’Arte”, organizzata da Rosafuria. I quadri, piccoli capolavori di pittura realizzati da giovanissimi artisti – bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni, sono frutto del lavoro che Rosaria ha realizzato lungo tutto l’anno nel suo laboratorio a Roma ripercorrendo l’arte di maestri famosi contemporanei quali Degas, Monet, Burri e tanti altri.
Ma Rosaria è andata oltre perché, come lei ripete spesso “ L’arte senza uno scopo sociale perde il suo vero significato”, per questo Rosafuria collabora ormai per il secondo anno con la Fondazione Città della Pace per diffondere il messaggio di pace e di accoglienza per i rifugiati. Rosaria lungo le strade romane ha conosciuto Favour, un ragazzo nigeriano, costretto a fuggire dal suo paese a causa di continue persecuzioni e arrivato in Italia su un gommone alla ricerca di un futuro migliore e di condizioni di vita dignitose.
Nel video che si intitola “Questo non è un gioco” i bambini allievi del corso d’arte di Rosafuria hanno allegoricamente messo in scena il salvataggio di Favour: “I nostri bambini rappresentano il futuro, ma è necessario sensibilizzarli nei confronti di questo tragico presente. Abbiamo tutti il dovere morale di far capire loro che i rifugiati e i richiedenti asilo provengono da realtà assai peggiori di quanto possiamo solo immaginare. …Questo non è un gioco".
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