Giornata contro violenza donne, a Pignola convegno del Cad

Una serata dedicata alle donne, alle vittime di violenza e soprusi imbrigliate in una rete spesso domestica che non lascia scampo e che, col passare del tempo, schiaffo dopo schiaffo finisce per trasformarsi in tragedia. In femminicidio, il peggior crimine del terzo millennio.
Di questo si è parlato a Pignola in un convegno organizzato dal Cad e che ha visto attorno allo stesso tavolo il sostituto procuratore Pinto, il sovrintendente della polizia di Stato Mecca, la psicologa Muscillo e l’Avvocato Marino che si sono soffermati sui vari aspetti legati alle violenze.
A moderare l’incontro la giornalista Eliana Positano.
Dal dibattito è emersa l’efficacia del lavoro svolto da un pool eccellente che racchiude tutte le professionalità utili a contrastare il fenomeno e a portare sostegno alle tante donne che trovano il coraggio di uscire allo scoperto, di denunciare, di raccontare ciò che accade chiedendo aiuto a questa capillare rete.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il direttore Rai Fausto Taverniti che ha evidenziato come il lavoro del pool vada colmato con un’ultima gamba portante legata all’informazione.
E’ proprio attraverso un’accurata azione divulgativa che le donne potranno sentirsi più libere di denunciare, abbandonando i preconcetti e i tabù di una società spesso distratta che si gira dall’altro lato e finge di non comprendere le urla mute dell’anima.
Ogni violenza si porta dietro uno strascico psicologico oltre che fisico da cui però non è difficile uscirne. In questo, molto fanno anche le strutture ospedaliere con l’istituzione del ‘codice rosa’ in cui opera proprio il pool di magistrati, psicologi, forze dell'ordine e medici garantendo l'anonimato alle donne vittime di violenza e il supporto in un ambiente protetto.
Rimarcata a più voci l’importanza delle denunce, precedute dall’introduzione normativa innovativa dell’ammonimento con cui il soggetto violento viene redarguito a non commettere più lo stesso reato, tentando di evitare così l’incremento di quello che è un ‘fenomeno di genere’ che colpisce le donne in quanto tali.
Nel corso della serata, sono state ricordate le vittime lucane di violenza al femminile: Ottavia De Luise, Elisa Claps, Anna Esposito, Grazia Gioviale ed Anna Rosa Fontana. Anche a loro memoria, un tappeto bianco con le scarpe rosse.

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