Giorgetti: serve ancora mantenere il carrozzone Arpab?

Per il consigliere regionale del M5s “è snaturato dei compiti e delle fondamentali funzioni di terzietà e indipendenza per cui è stato istituito”

&nbsp;&ldquo;Come portavoce del M5s e cittadino lucano, intervengo sulla vicenda Arpab con cui questo nuovo governo lucano di centro-destra (ad alto personale campano) continua a dimostrare nei fatti, non solo, la propria incapacit&agrave; di affrontare (e tanto meno di risolvere) i problemi primari della tutela dell&#39;ambiente e della salute dei cittadini&rdquo;.<br /><br />Cos&igrave; il consigliere regionale del M5s, Gino Giorgetti che aggiunge: &ldquo;Ennesimo paradosso sulle scelte: per svolgere le proprie attivit&agrave; sui controllati (Eni e Total), le attivit&agrave; di gestione dell&#39;ente pubblico controllore Arpab (tra cui anche le spese per il personale e per i controlli ambientali) potrebbero essere finanziate anche dai proventi delle royalties ovvero con i soldi degli stessi controllati (Eni). Egregio presidente Bardi, se davvero intende utilizzare i proventi delle royalties per l&#39;ambiente, lo faccia per il ripristino ambientale e non per finanziare lo stesso ente pubblico che dovrebbe effettuare controlli proprio su chi lo &lsquo;paga&rsquo;, cos&igrave; adombrando ulteriormente un sistema di controllo fondato sulla terziet&agrave; e l&rsquo;autonomia professionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ennesima incapacit&agrave; &ndash; continua – di amministrare: non salta nessuna &lsquo;sedia&rsquo; nonostante oramai da giorni i lucani assistano increduli al rimbalzo delle responsabilit&agrave;. Da una parte il dg Arpab Iannicelli (nominato da Pittella) che dal 2017 riteneva di poter utilizzare finanziamenti europei. Tanto &egrave; che nella seduta del 3 Luglio in III commissione dichiara (testualmente) &lsquo;il piano industriale viene finanziato con fondi Fesr e Fsc che non sono fondi ordinari della Regione&rsquo; e inoltre ribadisce che ci&ograve; si era concretizzato sulla base di provvedimenti non solo della Giunta, ma anche del Consiglio regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dall&#39;altra parte invece &ndash; dice – sia il dg regionale Manti (dipartimento finanza) che il titolare dell&#39;Autorit&agrave; di gestione Fondi europei Bernardo che, dopo oltre 3 anni per&ograve;, smentiscono a dicembre 2018 la possibilit&agrave; di sostenere le spese del personale Arpab con fondi della Comunit&agrave; europea. Al centro, sia il presidente Bardi che nel frattempo comunque sottoscrive un protocollo con Eni e che a latere dichiara che &lsquo;il rispetto dell&rsquo;ambiente sar&agrave; al centro di ogni nostra decisione&rsquo; e sia l&#39;assessore all&#39;ambiente che lamenta di non essere stato sentito per l&#39;attuazione del progetto Masterplan &lsquo;al fine di consentire il potenziamento dei controlli ambientali&rsquo;&quot;.<br /><br />&ldquo;Insomma il popolo lucano &ndash; conclude Giorgetti – gi&agrave; tradito per anni dalle politiche sul petrolio dei Bubbico, De Filippo e Pittella che, senza un vero rispetto dell&#39;ambiente hanno permesso di &lsquo;appropriarsi&rsquo; del nostro petrolio (e di tutti i proventi) tranne l&#39;elemosina delle royalties ora, con il &lsquo;nuovo&rsquo; (si far dire) governo di centro destra, continuer&agrave; comunque a subire. In cambio del mantenimento in vita di un apparato clientelare burocratico come quello dell&#39;Arpab (che sar&agrave; alle dipendenze proprio di chi dovrebbe essere controllato), la Basilicata sar&agrave; ancora colonia delle multinazionali e per di pi&ugrave; in forma istituzionalizzata. In sintesi viene da chiedersi: serve ancora mantenere in vita il carrozzone Arpab se snaturato dei compiti e delle fondamentali funzioni di terziet&agrave; e di indipendenza sulla base dei quali fu istituito&rdquo;?

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