Giordano aderisce a “Nuovo Centrodestra”

“Siamo di fatto già nell’era post-berlusconiana e, da veri e propri pionieri, occorre dissodare e preparare il terreno per un centrodestra rinnovato ed innovativo”

Il consigliere regionale uscente Leonardo Giordano ha tenuto un incontro presso il proprio comitato elettorale di Montalbono Jonico. Rivolgendosi all&rsquo;elettorato ha rivolto parole di ringraziamento per il sostegno ricevuto alle recenti elezioni regionali che ha determinato un risultato lusighiero: il maggior consenso di preferenze sia in termini assoluti che percentuali. &ldquo;Consenso &ndash; ha sottolineato &ndash; che ha fatto lievitare anche il numero dei votanti attestati al 52% rispetto alla media regionale del 42%&rdquo;.<br />Giordano ha, poi, comunicato ai presenti che ha aderito nei giorni passati a &ldquo;Nuovo Centrodestra&rdquo; di Angelino Alfano, affermando che: &ldquo;siamo di fatto gi&agrave; nell&rsquo;era post-berlusconiana e, da veri e propri pionieri, occorre dissodare e preparare il terreno per un centrodestra rinnovato ed innovativo che possa rappresentare al meglio il cos&igrave; detto popolo dei &lsquo;moderati&rsquo;. Non una posizione di comodo, dunque, ma un rischioso investimento sul futuro per dare a questo popolo una rappresentanza pi&ugrave; motivata e pi&ugrave; attenta ai problemi della gente nel segno di un riformismo dei contenuti sociali ed economici e di un intelligente conservatorismo sui valori di sempre&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Noi crediamo che il progetto del Popolo della Libert&agrave; &ndash; ha rimarcato – non dovesse essere archiviato, semmai semplicemente rinnovato e riadeguato alla difficile congiuntura che si sta attraversando. Il ritorno a vecchie e logore strutture che hanno gi&agrave; dato rappresenta un processo antistorico e &lsquo;tradisce&rsquo; gli ideali ispiratori della discesa in campo di Berlusconi e della svolta del &lsquo;predellino&rsquo;.<br /><br />&ldquo;Quella del &lsquo;Nuovo Centrodestra&rsquo; &ndash; ha concluso Giordano – fornir&agrave; anche l&rsquo;occasione per sperimentare una nuova forma partito, basato sulla partecipazione, sulla collegialit&agrave; e sulla elezione dei propri dirigenti uscendo dallo stato di perenne commissariamento dall&rsquo;alto che ha caratterizzato il PDL e che caratterizzer&agrave; Forza Italia&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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