Gioco d’azzardo patologico, Perrino: Bardi tuteli i lucani

Dopo l’audizione dei rappresentanti dell’associazione Sapar, il consigliere del M5s ribadisce la valenza della legge regionale n. 30/2014, “una delle più complete nel panorama nazionale per arginare quella che è diventata vera e propria ‘piaga’ sociale”

&ldquo;Lentamente, ma inesorabilmente, si iniziano a delineare le strategie di questa maggioranza di cosiddetta discontinuit&agrave; rispetto al disastro pittelliano. A pochi giorni dall&rsquo;insediamento delle commissioni consiliari, tra le prime audizioni proposte dal presidente leghista, Zullino, c&rsquo;&egrave; stata quella dell&rsquo;associazione &lsquo;Servizi e apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative&rsquo; (Sapar). Tema dell&rsquo;audizione: la filiera del gioco d&rsquo;azzardo di Stato e una, non meglio precisata, &lsquo;tutela dei propri soci prevista dalla legge regionale N. 30/2014&rsquo;. Preme subito evidenziare che la legge regionale n. 30/2014 recante &lsquo;Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d&rsquo;azzardo patologico (Gap)&rsquo;, non prevede, naturalmente, alcuna tutela per i titolari delle sale da gioco d&rsquo;azzardo o per coloro che fanno business con l&rsquo;azzardo legalizzato. La legge regionale, una delle pi&ugrave; complete nel panorama nazionale, &egrave; strumento fondamentale per arginare quella che &egrave; diventata vera e propria &lsquo;piaga&rsquo; sociale: il gioco d&rsquo;azzardo patologico&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino, che ricorda come &ldquo;solo nel 2017 i lucani hanno bruciato nel vortice dell&rsquo;azzardo quasi 500 milioni di euro. Un vortice che causa, inoltre, enormi costi sanitari, sociali e umani. Vagonate di denari drammaticamente sottratti all&rsquo;economia reale ed ai sani investimenti produttivi di reddito e di occupazione&rdquo;.<br /><br />A suo parere &ldquo;l&rsquo;obiettivo del Sapar &egrave; eliminare (o ridimensionare) il cosiddetto &lsquo;distanziometro&rsquo;. La richiesta del Sapar appare evidente controprova dell&rsquo;efficacia dello stesso &lsquo;distanziometro&rsquo; ovvero del divieto di piazzare slot entro 500 metri da luoghi &lsquo;sensibili&rsquo; (scuole, ospedali, chiese e altri luoghi di culto, parchi giochi, centri educativi e sociali). Insomma, il &lsquo;distanziometro&rsquo; funziona ed &egrave; efficace misura di contrasto alla proliferazione del gioco d&rsquo;azzardo. La motivazione sottesa alla richiesta del Sapar &egrave; la solita: il &lsquo;distanziometro&rsquo; avrebbe l&rsquo;effetto di incentivare il gioco &lsquo;illegale&rsquo;. Affermazione apodittica che sembra essere diventata il cavallo di battaglia dei lobbisti del settore dell&rsquo;azzardo, ma che, fino ad oggi, non trova alcun riscontro fattuale e probatorio. Certo, il &lsquo;distanziometro&rsquo; da solo non pu&ograve; essere la soluzione. Se proprio lo si vuol mettere in discussione, si devono trovare altre misure efficaci che arginino il fenomeno dell&#39;azzardopatia. Questo, per&ograve;, non pu&ograve; che passare attraverso un confronto in cui si valutino i dati e anche gli studi sul fenomeno: anche quelli poco graditi a chi gestisce il cosiddetto &#39;gioco legale&#39;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se Bardi dovesse malauguratamente accogliere la richiesta di Sapar, recependone tout court le istanze &ndash; aggiunge Perrino -, sarebbe un segnale devastante della sensibilit&agrave; del suo governo regionale alle ragioni delle potenti lobby del gioco d&rsquo;azzardo. Dal canto nostro, continuiamo fermamente a credere che la legge regionale sia ottima cos&igrave; e che vada, piuttosto, attuata ed applicata fino in fondo; e quindi vadano sostenute le attivit&agrave; dell&rsquo;osservatorio regionale sul Gap e avviate tutte le misure di prevenzione e contrasto previste dalla legge regionale n. 30/2014, cominciando dalle attivit&agrave; di sensibilizzazione anti Gap da realizzare sull&rsquo;intero territorio regionale. Bardi accetti un consiglio: tuteli la salute ed il benessere dei lucani e non si faccia incantare dalle allettanti sirene del business del gioco d&rsquo;azzardo&rdquo;.<br />

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