Gioco d’azzardo, M5s: la Regione difenda le norme approvate

I consiglieri Leggieri e Perrino si domandano se il governo tenta di nuovo di scalfire l’autonomia di Comuni e Regioni con l’intesa sui punti gioco, e chiedono al governo regionale di difendere “quanto sancito attraverso la legge regionale n. 27/2014”

&ldquo;Il governo ritenta il blitz sul gioco d&rsquo;azzardo? Oggi nella conferenza unificata Stato Regioni, al primo punto all&rsquo;ordine del giorno c&rsquo;&egrave; di nuovo l&rsquo;intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali sui &lsquo;punti gioco&rsquo;. Il governo tenta di nuovo di scalfire l&rsquo;autonomia di Comuni e Regioni?&rdquo;. E&rsquo; quanto si domandano i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri e Giovanni Perrino, a parere dei quali &ldquo;la Regione Basilicata si deve opporre con tutta la forza. La bozza non &egrave; stata discussa pubblicamente con la miriade di associazioni che seguono il tema. La Regione Basilicata difenda con i denti l&rsquo;autonomia di Regioni e Comuni nella lotta alla piaga di azzardopoli con regolamenti che limitino orari, vietino slot, vlt e centri scommesse nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, edifici religiosi, ospedali. La Regione difenda quanto sancito attraverso la legge regionale n. 27/2014&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;azzardo &ndash; aggiungono Leggieri e Perrino – &egrave; una piaga sociale ed economica che colpisce oltre un milione di cittadini dipendenti da questa illusione del &lsquo;tentar la sorte&rsquo; . Una illusione che annualmente, ad esempio, costa alle casse dell&rsquo;erario oltre 4 miliardi di mancata iva sui consumi, con decine di miliardi di euro che anzich&eacute; nel piccolo commercio, nei negozi, nell&rsquo;economia reale finiscono nell&rsquo;illusione del &lsquo;tentar fortuna&rsquo; dove per&ograve; chi vince sempre &egrave; il banco. Con la diffusione di massa di slot, vlt, giochi online e scommesse in questi ultimi quindici anni si sono solo alimentate illusioni ed aumentata la crisi economica del nostro Paese. Inoltre anche il gioco cosiddetto &lsquo;legale&rsquo; fa fare ingenti affari alle mafie, come certificato dall&rsquo;ultima relazione della Commissione bicamerale antimafia&rdquo;.<br />

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