In molti comuni interessati al voto iniziano prese di posizioni di personaggi e di gruppi, molto meno dei partiti e dei rappresentanti istituzionali. Il nostro interlocutore politico è innanzitutto il PD ed auspichiamo la sua unità interna onde evitare sbandamenti rispetto alla linea e alle scelte che PD e PSI insieme fanno a livello Europeo, Nazionale e Regionale. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Giansanti, segretario organizzativo del Psi di Basilicata.
“Aspettiamo un segnale di rispetto politico non solo verso il PSI, ma verso tutti i suoi alleati. La sfida per le prossime elezioni amministrative che i socialisti vogliono lanciare è quella di affrontare innanzitutto le questioni programmatiche, di far tornare la passione per la politica, la partecipazione e l'impegno per il bene comune.
L'obiettivo è quello di sconfiggere la non partecipazione al voto alzando il livello e la qualità del confronto e del dibattito. Non sono di buon esempio i personalismi, le diatribe e le sterili polemiche.
I socialisti sono per la coerenza, per la chiarezza e soprattutto per far prevalere la politica, le idee, i programmi e il buon governo del Paese, delle Regioni, Province e Comuni.
Non c'è in noi ne iattanza ne presunzione di verità: ma certo dopo il tramonto del comunismo, non hanno nulla da dire i catastrofisti e i demiurghi che per decenni hanno pompato le contraddizioni sociali come premesse e veicoli di crisi, al di là delle quali avrebbero essi costruito società nuove e perfette, il riformismo è la risposta ai grandi problemi nazionali e il compito dei socialisti nei Comuni e nelle Regioni non è l'ordinaria amministrazione.
Il messaggio cruciale delle nostre idee, passa per i sentimenti di giustizia e di attenzione agli altri, per le nuove generazioni, per assicurare agli anziani non sopravvivenza ma una vita serena; passa per la difesa dalla degradazione del patrimonio collettivo, culturale e turistico di cui disponiamo.
Bisogna affrontare le grandi contraddizioni del nostro tempo per portare benefici alla nostra vita quotidiana e alla nostra salute, evitare distorsioni e dispersioni inique nella distribuzione di ricchezze e servizi a cui i deboli per primi hanno diritto, aprire i cancelli chiusi a coloro che, non assistiti da nessuno e non spalleggiati da consorterie, aspirano al giusto riconoscimento del proprio lavoro, della propria preparazione e della propria professionalità”.
bas04