Giansanti (Psi): ritrovare giusto sentimento europeista

"Il giusto sentimento europeista, insito nei cuori e nelle menti dei socialisti, non deve impedirci di vedere e volere un’altra Europa e non la sua cancellazione. Per combattere l’antieuropeismo dilagante qui in Italia, portato avanti dai grillini e dai leghisti, dobbiamo ritornare allo spirito dei padri fondatori". E' il parere di Antonio Giansanti, componente della Commissione nazionale di Garanzia del Psi.
"Noi Socialisti dobbiamo calare il sogno nella contingenza del momento muovendoci con il necessario pragmatismo per superare la grave crisi politico-istituzionale ed economica di buona parte dell’Europa. La vita e le prospettive dell’Europa – aggiunge – sono legate a urgenti misure capaci di tutelare i diritti dei cittadini e di favorire una rapida fuoriuscita dalla crisi. Una tavola dei diritti di libertà scolpita a difesa di tutti i cittadini europei. La definizione di strumenti finanziari-comunitari capaci di tutelare i Paesi che in via congiunturale vivano posizioni di difficoltà (eurobond) e la redazione di nuove regole per il controllo dei mercati finanziari;  la previsione di efficaci forme di tassazione delle rendite finanziari.
La definizione di una nuova politica del welfare non rivolta, soltanto agli strati sociali tradizionalmente protetti, ma a soddisfare i bisogni di settori professionali e di generazioni, che oggi sono essenziali per lo sviluppo, ma esclusi da tradizionali politiche di benessere;  il riconoscimento di pari diritti nell’accesso al lavoro e alle misure di tutela di tutte le generazioni.
Una politica comune volta a tutelare l’ambiente e il patrimonio culturale e artistico considerandolo motore di nuove opportunità di sviluppo e occupazione.
A Martin Schulz, nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea, chiediamo – sottoliena ancora Giansanti – che riforme ispirate a questi principi abbiano priorità nel lavoro dei vertici dell’unione.
Nell’interesse dei cittadini europei, nel ricordo dei fondatori dell’Europa, di Altiero Spinelli, di quei socialisti che con la Costituzione dell’Unione volevano difendere la cultura di un Continente, che è stata capace di generare i principi della giustizia sociale".

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