Gentilesca (Idv) su Piano dimensionamento scolastico

“Il piano di dimensionamento scolastico regionale, approvato nei giorni scorsi, ha il merito di aver recepito tutte le istanze provenienti dal territorio e dai protagonisti del mondo della didattica. E’ bene ricordare che al primo posto, nonostante le stringenti prescrizioni normative imposte dalla riforma Gelmini che prevedono un utilizzo più razionale delle risorse umane e strumentali, sono stati privilegiati criteri logici che mirano a migliorare la qualità del servizio per gli alunni e le famiglie anzitutto e non già in una logica di ‘mercato’ cui pure qualcuno – secondo un copione politico recitato per puri fini strumentali – ha voluto far credere. E’ il caso di elogiare il profondo impegno messo in campo dall’assessore Rosa Mastrosimone che con il consiglio regionale hanno saputo fare la giusta sintesi e prevedere le giuste deroghe a fronte della marea di pur utili audizioni in IV Commissione, senza contare le sollecitazioni varie che hanno di fatto modificato il piano presentato dalle Amministrazioni Provinciali, ma che hanno contribuito a comprendere le reali aspettative dei territori rispettandone le problematiche, in riscontro delle linee guida”. E’ il commento di Franco Gentilesca, responsabile provinciale di Potenza del dipartimento Formazione, Cultura, Lavoro e Istruzione del Partito.
“Nessuna regola di correttezza amministrativa o di deontologia istituzionale – sottolinea Gentilesca – è stata violata. Il dimensionamento è una spina nel fianco perché, vuoi o non vuoi, costringe a delle scelte impopolari. Comprendo il fatto che nessuna comunità è disposta a rinunciare alla dirigenza e a farsi accorpare ad altri istituti comprensivi e che sebbene l'impulso arrivi dal governo centrale, operativamente sono le amministrazioni locali a decidere il futuro degli istituti. Respingo però le accuse di chi parla, senza rendere merito alle eque valutazioni che invece sono state fatte, di fallimento della politica in termini di programmazione scolastica nel metodo e nel merito. Il piano scolastico ha infatti inteso assicurare la stabilità nel tempo delle istituzioni scolastiche offrendo una molteplicità delle scelte, riconfermare ed incentivare gli istituti comprensivi, salvaguardare le istituzioni già attualmente dimensionate, privilegiare accorpamenti e fusioni che meglio potessero garantire la pluralità della scelta formativa. In quest’ottica e soprattutto valutando attentamente la realtà lucana connotata da una situazione assai articolata di esigenze e peculiarità, sono state accolte tutte le proposte per migliorarlo affidandosi all'interesse generale e non alle singole posizioni politiche. Giova ricordare- conclude Gentilesca – a quanti fanno finta di dimenticarlo che i tagli al mondo della scuola sono previsti dal Governo Berlusconi e non avvengono certo per volontà della giunta regionale o dell’assessore Mastrosimone”.

BAS 05

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