GENTILE (CONFARTIGIANATO): TASSAZIONE E BUROCRAZIA NEMICI DI PMI

"Se per i cittadini il “tax freedom day”, ovvero il giorno di liberazione fiscale, secondo l'ufficio studi della Cgia di Mestre, dovrebbe scattare dal 3 giugno prossimo, per le pmi, quelle comunque al di sotto dei 20 dipendenti, che operano nelle regioni del Sud, secondo l’ufficio studi Confartigianato, purtroppo, ci sarà da aspettare almeno altri due mesi, vale a dire intorno alla prima decade di agosto".
Lo riferisce Rosa Gentile, vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno, secondo la quale nonostante gli indubbi sforzi per “alleggerire” il lavoro delle imprese, sono ancora molti – troppi – gli ostacoli che rallentano lo sviluppo del Paese e lo rendono meno attrattivo e concorrenziale. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato l’Italia si colloca al primo posto per l’incidenza del fisco sugli stipendi, le imposte pesano sull’utile delle imprese per un 64,8% contro la media del 41,2% dei paesi OCSE e imprenditori e lavoratori devono non solo combattere contro una “selva” di imposte e tasse, che si replicano e potrebbero essere unificate, ma anche confrontarsi con un ormai inaccettabile divario digitale che rallenta e complica le comunicazioni e le procedure burocratiche. Registriamo – aggiunge Gentile -una onerosa burocrazia fiscale: per gli adempimenti fiscali una impresa italiana impiega 269 ore all’anno, 92 ore in più della media Ocse di 177 ore (il 52,0% in più) e superiore alle 218 ore della Germania, alle 158 ore della Spagna e alle 137 ore della Francia e alle 110 ore del Regno Unito. La pesante burocrazia e la scarsa efficienza dei processi della P.A. rende più complessa e difficile la relazione dei cittadini con gli uffici pubblici con un tempo richiesto, spesso eccessivo, per l’utilizzo degli sportelli, nonostante le crescenti opportunità offerte dal sistema prenotazioni e pagamenti on line.
Nel 2015 il 22,3% dei cittadini con oltre 18 anni che si è recato a sportelli dell’anagrafe è stato in coda per oltre 20 minuti; va peggio per le ASL dove le lunghe code interessano il 52,2% degli utenti e per gli uffici postali dove per pratiche quali spedizione raccomandate, versamenti in conto corrente e ritiro pensioni il 52,6% degli utenti rimane in coda oltre 20 minuti. Se consideriamo la media delle tre tipologie di sportelli, ponderata con il numero degli utilizzatori, osserviamo che la coda di oltre 20 minuti interessa il 45,1% dei cittadini con oltre 18 anni che si sono recati agli sportelli di Anagrafe, ASL e uffici postali; tale quota è cresciuta in modo sostenuto e precisamente di 7,2 punti in cinque anni – nel 2010 era pari al 39,7% – e addirittura di 11,9 punti rispetto al 33,1 di dieci anni prima.
Confartigianato – dice la vice presidente nazionale – chiede alla Politica se sia possibile ripensare ad un sistema di tassazione più conforme alle caratteristiche strutturali delle micro, piccole e medie imprese e, soprattutto, se si riuscirà in tempi ragionevoli a raggiungere la tanto sospirata semplificazione fiscale. Riduzione della pressione fiscale e maggiore semplificazione sono certamente due degli obiettivi che chiediamo al Governo per permettere di rilanciare le nostre aziende. Bisogna lavorare a normative che creino ricchezza, favorendo l’attività delle piccole e medie imprese, vera ossatura economica del nostro territorio. La forza del nostro Paese deriva principalmente dalle imprese e per questo motivo si deve creare un sistema fiscale più sostenibile che possa diventare uno degli elementi fondamentali per un nostro migliore posizionamento in ambito europeo.
bas04

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