“La riforma della legge regionale per il diritto allo studio è una necessità che non può più essere rimandata. Avere in vigore una legge che risale al 1979 è inaccettabile. Oggi la società è completamente mutata e se si vuole davvero guardare al futuro è necessario che gli strumenti legislativi siano all’altezza della situazione. Ciò vale ancor di più quando si parla di scuola e di università che sono i luoghi dove si costruisce la società del domani”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dei Giovani Democratici.
“Crediamo, quindi, sia necessario accelerare formulazione ed approvazione di una nuova legge. E’ evidente però che dopo quasi 40 anni sarebbe ingiustificabile un cambiamento fine a se stesso.
Cambiare senza sapere dove si vuole andare e quale direzione seguire non è semplicemente inutile rischia di essere addirittura pericoloso.
Noi pensiamo che le parole su cui fondare la nuova legge per il diritto allo studio debbano essere equità, innovazione, partecipazione, inclusione, sostenibilità, sicurezza. Riteniamo inoltre indispensabile l’istituzione dell’osservatorio e della conferenza regionale per il diritto allo studio. Nelle prossime ore avvieremo una raccolta firme a sostegno di queste nostre ragioni e continueremo fino a fine anno con l’obiettivo di raccogliere almeno 4000 sottoscrizioni. Chiederemo adesioni a tutti i lucani non solo a studenti ed insegnanti, il diritto allo studio non interessa solo il mondo della scuola, interessa tutta la società”.
bas04