Garanzia Giovani, Napoli: Tavolo di monitoraggio permanente

Per il capogruppo consiliare di Forza Italia occorre seguire l’esempio di altre Regioni che hanno insediato un Tavolo di monitoraggio permanente del programma “Garanzia Giovani”

&ldquo;E&rsquo; indispensabile seguire l&rsquo;esempio di quelle Regioni, come la Campania, che hanno insediato un Tavolo di monitoraggio permanente del programma &lsquo;Garanzia Giovani&rsquo;, dando concretezza agli incontri e al protocollo siglato con sindacati ed associazioni imprenditoriali per fare il punto di tutti i problemi esistenti&rdquo;. E&rsquo; quanto sollecita il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli, il quale riferisce che &ldquo;secondo gli ultimi dati del Ministero del Lavoro, aggiornati al 30 ottobre scorso, sono 7.940 i giovani lucani che hanno aderito al programma con 6.338 adesioni interne e 1.602 adesioni esterne&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In attesa della partecipazione alle singole misure a seguito dell&rsquo;avviso regionale e dell&rsquo;avvio del bonus occupazionale, il punto debole &ndash; aggiunge il capogruppo di Fi &ndash; &egrave; rappresentato dal numero troppo basso di &lsquo;opportunit&agrave; di lavoro&rsquo; complessive pubblicate dall&rsquo;inizio del progetto, che a livello nazionale sono pari a 20.551, per un totale di posti disponibili pari a 29.229; di queste 5.629 &lsquo;vacancy&rsquo; sono ad oggi attive, per un totale di 7.403 posti disponibili. Il 71,7 per cento delle occasioni di lavoro &egrave; concentrata al Nord, il 13,6 al Centro e il 14,6 al Sud; lo 0,1 per cento rappresenta le occasioni di lavoro all&rsquo;estero. L&rsquo;unica nota, sia pure solo parzialmente positiva, per consentire l&rsquo;avvio tempestivo del Programma &ndash; continua Napoli &ndash; proviene dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha richiesto in anticipazione al Ministero dell&rsquo;Economia e Finanze risorse per un importo pari al 7 per cento, risorse gi&agrave; nella disponibilit&agrave; delle Regioni che per la Basilicata rappresentano circa 1,5 milioni di euro dei 17,2 milioni assegnati. Dunque, non &egrave; sufficiente il Protocollo di intesa siglato tra Regione, Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e il cartello di &lsquo;Pensiamo Basilicata&rsquo; che prevede di concentrare le risorse su pochi interventi mirati a vantaggio dei ragazzi che non hanno completato la scuola e a vantaggio dello strumento del tirocinio formativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si impone la necessit&agrave; &ndash; sostiene il consigliere – di monitorare l&rsquo;andamento del programma, evidenziarne eventuali criticit&agrave;, raccogliere suggerimenti e adottare ulteriori misure concordate, implementare efficienza ed efficacia di questo innovativo strumento di politica del lavoro, che servano a completare la reale missione del progetto stesso. Tra i limiti pi&ugrave; evidenti &ndash; conclude Napoli &ndash; ci sono i servizi di accoglienza, presa in carico, orientamento da parte dei Centri per l&rsquo;Impiego, per i quali sono destinati 2 milioni di euro, che risultano inadeguati anche per la limitata attivit&agrave; di formazione-aggiornamento degli operatori agli sportelli&rdquo;.<br /><br /><br /><br />

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