“Non lasciamo da sola la Uil nel titanico impegno ad evitare il fallimento del Programma Garanzia Giovani che, pur non rappresentando lo strumento più efficace di contrasto alla disoccupazione dei ragazzi, specie diplomati e laureati, può dare alcune risposte parziali e temporanee”. A sostenerlo è Maurizio Tauro, delegato provinciale di Potenza dei Giovani di Centro Democratico.
“Ci sono due elementi da non sottovalutare: il primo – aggiunge – riguarda i circa 18 milioni di euro a disposizione della Regione, sia pure vincolati a spese di cosiddetto “accompagnamento”, servizi e personale pubblico, da non sprecare e il secondo che alcune migliaia di giovani lucani si sono registrati riavvicinandosi ai Centri per l’Impiego di cui in precedenza non avevano fiducia. Non è un mistero che il dato ufficiale sulla disoccupazione giovanile è basso semplicemente perché i ragazzi rinunciano ad iscriversi al sistema pubblico di collocamento, magari – continua Tauro – preferendo il ricorso alle Agenzie interinali e private. Per questo non va delusa la nuova fiducia dimostrata, altrimenti l’allontanamento dei Centri per l’Impiego e con essa nello Stato e nelle istituzioni (e nella poitica) diventerebbe irrecuperabile tanto più che studi, indagini, rapporti confermano come la “conoscenza personale” continui a rappresentare il canale più efficace per trovare lavoro. Sapevamo dall’inizio dei limiti dei Cpi innanzitutto per i servizi di informazione, orientamento e consulenza e dunque fa benissimo il sindacato ad incontrare direttamente i giovani. Penso che anche le organizzazioni giovanili dei partiti, i Forum dei Giovani presenti sul territorio possono e debbano svolgere un ruolo importante. Purtroppo – afferma il delegato dei Giovani di CD – a remare contro ci sono i recenti provvedimenti del Governo Renzi: il bonus occupazionale va coordinato con le novità normative previste dal Jobs act e dalla legge di Stabilità. In alcuni casi contrattuali diventa un pasticcio per i titolari di aziende districarsi tra i diversi provvedimenti mentre bisogna insistere per integrare i sostegni economici ai giovani sia per incentivare l'assunzione a tempo indeterminato che forme di auto impiego e voltare pagina nella formazione professionale inutile. Infine, il piano Garanzia Giovani rappresenta, in sé, il banco di prova dell’efficacia di impatto delle politiche italiane di employability in termini di machting tra domanda ed offerta di lavoro; e, nel coinvolgimento sinergico di Centri pubblici per l’impiego ed Agenzie private del lavoro, l’antesignana sperimentazione dell’Agenzia Nazionale per l’occupazione in previsione nel Jobs Act”.
BAS 05