“Sono senza sussidio da sei mesi circa 300 Lsu della platea regionale che operano nei comuni lucani”. La denuncia arriva dal segretario della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che stigmatizza il disinteresse evidenziato sulla questione dalla Regione e chiede l'immediato sblocco delle risorse già previste in bilancio. Nei prossimi giorni la Cisl promuoverà una serie di assemblee sul territorio con i lavoratori per fare il punto della situazione e organizzare le iniziative di lotta a sostegno del diritto al reddito degli Lsu.
“I soldi ci sono ma la Regione, a differenza del ministero del Lavoro, che paga con puntualità gli Lsu della platea nazionale, non ha ancora proceduto al trasferimento delle risorse finanziarie ai Comuni per il pagamento dei sussidi agli Lsu a carico del bilancio regionale. Si tratta di persone che continuano a prestare la loro opera presso i Comuni, svolgendo in molti casi servizi pubblici essenziali, in modo praticamente gratuito. Insomma, persone socialmente utili, ma politicamente deboli. La situazione si è fatta molto delicata – avverte il segretario della Cisl – perché per molte famiglie il già misero sussidio, pari a poco più di 500 euro, è l'unica fonte di sostentamento; e sottrarre l'unica fonte di reddito al bilancio familiare vuol dire gettare queste famiglie letteralmente sul lastrico e condannarle ad una condizione di povertà”.
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