Si è tenuto oggi a Gallicchio, un incontro sul contributo dei piccoli centri al processo unitario.
"Gallicchio e l’Unità d’Italia", il titolo del dibattito al quale, dopo i saluti del sindaco Pasquale Sinisgalli e il vice e assessore alla Cultura, Mariachiara Montemurro, sono intervenuti, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il dirigente scolastico, Pasquale Critone, e lo storico Mario Sanchirico. Presenti tra gli altri, l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Rosaria Vicino, il Vescovo della diocesi di Tricarico, Vincenzo Orofino e diversi sindaci dei paesi vicini. Il sindaco ha ringraziato i presenti che ha poi invitato a trattenersi per le cerimonie d’inaugurazione e apertura al pubblico dei palazzi baronale e Mazziotta.
"All’interno dei quali -ha aggiunto l’assessore-, troverete due mostre, una fotografica: Foglie per terra- le foto del disimpegno, a cura di Michele De Filippo, nei locali di palazzo Mazziotta, mentre presso palazzo baronale fa tappa la mostra "Basilicata i luoghi della narrazione (Regioni e testimonianze d’Italia) ". Le due mostre riempiono di contenuti i due luoghi restaurati -dopo il parere favorevole della Soprintendenza-, grazie a fondi del bilancio comunale e cofinanziati dal Programma Operativo Val d’agri.
L’incontro si è tenuto nel teatro comunale, dove con la cittadinanza erano presenti alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado. Sul contributo di Gallicchio per l’Unità si è soffermato lo storico locale Mario Sanchirico il quale ha spiegato come "l’intero territorio nazionale ha contribuito all’Unità. L’apporto del sud come dei piccoli centri è stato però trascurato dagli storici". Il presidente De Filippo ha ricordato il valore dell’Unità e di quanto messo in campo dalla regione Basilicata in quest’ultimo anno in cui si sono celebrati i 150 anni dall’Unità. "Non ultima la mostra sui 150 anni che oggi arriva a Gallicchio e che vi invito a visitare. Una mostra frutto di un dibattito sviluppato in tempi in cui a farla da padrone erano i discorsi disgregativi e che oggi ci ricorda che il Mezzogiorno è determinate per la salvezza di un paese, l’Italia, dove da Cavour a Monti, rimane irrisolto il problema del divario tra Nord e Sud".
Dopo il dibattito si è passati al taglio dei nastri. Da ricordare che mentre per il palazzo Mazziotta, l’ala interessata è stata acquistata dal comune, per i locali del Palazzo baronale, la proprietà rimane della diocesi e il comune usufruirà del comodato. A tale riguardo il vescovo Orofino ha raccontato come il suo primo atto a Gallicchio "E’ stata la firma dell’accordo con l’amministrazione e grazie al quale, alla stessa, è garantito l’uso della struttura per i prossimi 15 anni. Grazie all’apertura delle strutture, l’amministrazione si augura una buona risposta turistica, mentre è già realtà, l’aver messo a disposizione della cittadinanza nuovi centri di aggregazione sociale.
"D’altra parte, dice ancora il sindaco, palazzo Mazziotta ospiterà il centro diurno per anziani; Nel palazzo baronale saranno garantiti spazi per le tante associazioni presenti".