"Davanti ai vostri luminosi nomi, eroi di Gallicchio, riverenti ci inchiniamo. Il sangue versato sul Carso, nelle steppe russe, sui lidi greci e sulle roventi sabbie africane, per portare in alto il nome dell’Italia, possa apportare al nostro amato Paese: pace, benessere e giustizia. Alle nuove generazioni, incerte del futuro: coraggio, virtù, cultura". Con queste parole il sindaco di Gallicchio, Pasquale Sinisgalli, ha chiuso la cerimonia dedicata alle forze armate e al ricordo dei caduti di tutte le guerre, tenutasi domenica mattina.
Organizzata dall’Associazione Combattenti e Reduci, in collaborazione con la Pro-Loco, – si legge in una nota del Comune – la manifestazione è iniziata con la Santa messa celebrata da don Marco Volpe. Dopo la celebrazione eucaristica, nonostante la leggera pioggia che il parroco ha invitato a leggere "come nella bibbia, quale segno di benedizione divina", una corona è stata deposta ai piedi del monumento ai caduti dal presidente dell’Associazione, Rocco Pandolfo e dal segretario, Rocco Robilotta. Il presidente Pandolfo nel suo intervento ha detto: "Nel mio breve saluto ringrazio tutti. In particolare Il parroco, il sindaco e il presidente della Pro Loco, Vincenzo Spina, per la preziosa collaborazione. Approfitto per dare il benvenuto al nuovo comandante della Stazione Carabinieri al quale, al grazie per la presenza, aggiungo gli auguri di buon lavoro".