Frana a Montemurro, Napoli chiede notizie su azioni Regione

Il capogruppo di Forza Italia: “La fragilità del nostro territorio, esposto oltre che al rischio frane a quello delle alluvioni, impone un programma di opere che prevengano gli effetti disastrosi delle calamità naturali”

&ldquo;Ai sopralluoghi di tecnici della Provincia di Potenza e della Regione, per valutare l&rsquo;entit&agrave; e la pericolosit&agrave; dello smottamento in atto a Montemurro, devono seguire interventi che l&#39;emergenza richiede perch&eacute;, come sosteneva Leonardo Sinisgalli,&ldquo;Chi ama troppo la natura rischia di perdere il resto del mondo&rdquo;. E&#39; quanto afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli sollecitando &ldquo;una puntuale informazione dell&#39;Assessore alle Infrastrutture Berlinguer anche sulle altre situazioni di criticit&agrave; che si registrano in varie aree della regione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I tecnici del Comune di Montemurro &ndash; aggiunge Napoli &ndash; hanno riferito cha &egrave; stato presentato da molto tempo alla Regione un progetto per la messa in sicurezza dell&#39;abitato interessato dalla frana. E&#39; opportuno pertanto capire perch&eacute; il progetto &egrave; rimasto negli uffici del dipartimento Infrastrutture e cosa si intende fare tanto pi&ugrave; che le possibilit&agrave; della Provincia sono minime. Per l&#39;emergenza del centro della Val d&#39;Agri siamo di fronte alla clamorosa testimonianza di come si dovevano impiegare le royalties del petrolio invece di &lsquo;frantumarle&rsquo; in interventi a pioggia attraverso il P.O. Val d&#39;Agri che ha privilegiato progetti di arredo urbano (marciapiedi e impianti di illuminazione) piuttosto che la difesa idrogeologica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La fragilit&agrave; del nostro territorio, esposto oltre che al rischio frane a quello delle alluvioni, con&nbsp; gravissimi danni per attivit&agrave; agricole, strade ed infrastrutture &ndash; conclude il capogruppo di Forza Italia – impone un programma di opere che prevengano gli effetti disastrosi delle calamit&agrave; naturali che non vorremmo fossero &lsquo;risarciti&rsquo; agli agricoltori tra 10 anni come &egrave; accaduto con il provvedimento per le calamit&agrave; 2005 &lsquo;entusiasticamente&rdquo; diffuso dall&#39;assessore all&#39;Agricoltura&rdquo;.<br />

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