Il consigliere regionale del Pdl-Fi chiede di “non far cadere la fragola del Metapontino nell’anonimato dei banchi di vendita, visto che la perizia e la cura nella coltivazione offrono garanzie di salubrità per il consumatore”
“L’export dei prodotti agroalimentari italiani chiude i primi cinque mesi del 2015, secondo il report di Agrosserva – Ismea, con un risultato decisamente incoraggiante. Grazie a un solido 7,1 per cento di crescita su base annua, il totale delle esportazioni di prodotti agricoli e di alimenti e bevande trasformati migliora la performance già positiva dei mesi precedenti e risulta migliore della dinamica complessiva dell’export nazionale, che nello stesso periodo ha fatto segnare un più 4,1 per cento. Dalla fragola del Club Candonga, costituito dai produttori del Metapontino della Candonga fragola top quality, che ha raggiunto, in meno di un biennio, importanti risultati in termini di qualità e notorietà del prodotto, ci aspettiamo ancora un contributo per raccogliere le sfide di mercato in termini di miglioramento della qualità, dell’organizzazione dell'offerta e di intensificazione delle attività di comunicazione e marketing”.<br /><br />Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl-Fi Paolo Castelluccio che aggiunge: “I contributi e gli interventi degli esponenti della produzione, dei centri agroalimentari, del mondo delle imprese cooperative, delle istituzioni regionali e delle borse di commercio italiane e tedesche che intervengono domani alla tavola rotonda promossa nell’ambito di ‘Matera è Fiera’ saranno, in proposito, sicuramente utili. La situazione di partenza vede da una parte, in un contesto generalizzato di calo degli acquisti da parte delle famiglie, un aumento della domanda di fragole ad un ritmo del 2,5 per cento l’anno e dall’altra nel 2014 le importazioni di fragole cresciute del 17 per cento rispetto all'anno precedente. La flessione del prezzo medio del prodotto ha fatto da traino all'incremento dei volumi importati”.<br /><br />“L’incremento della competizione con il prodotto estero, in primo luogo quello spagnolo – dice Castelluccio – è pertanto il primo elemento di criticità da vincere attraverso più investimenti per la promozione del prodotto di qualità e il superamento della segmentazione del mercato per aiutare i produttori che subiscono l’erosione del reddito a causa dell’aumento del prezzo dei mezzi di produzione. Non si sottovaluti che l’altissimo posizionamento di mercato raggiunto dalla Candonga fragola top quality, grazie all’impegno e alla passione del management, presuppone uno sforzo costante per restare ai vertici, perfezionando gli strumenti organizzativi aggiornandoli alle nuove esigenze dei consumatori sempre più esigenti e selettivi”.<br /><br />“ Una sfida, che si ripeterà con la nuova campagna e che deve vedere ognuno per le proprie responsabilità, dalla Regione, al Comune, alle Cciaa, alle organizzazioni professionali agricole, a ristoratori e chef, agli esercenti della vendita diretta, fare la sua parte. Tra le sollecitazioni prioritarie da raccogliere – continua Castelluccio – quella non far cadere la fragola del Metapontino nell’anonimato dei banchi di vendita, visto che la perizia e la cura nella coltivazione offrono garanzie di salubrità per il consumatore. La Regione per prima può e deve fare di più promuovendo una campagna di informazione ai consumatori aiutandoli a distinguerli tra le cassette in vendita dal fruttivendolo di quartiere piuttosto che negli scaffali dei supermercati. Il primo banco di prova è rappresentato dai bandi del nuovo Psr 2014-2020 che deve contenere una misura specifica con risorse consistenti da affidare in parte ai consorzi di produttori ed in parte da destinare a grandi campagne. E soprattutto – conclude -‘tolleranza zero’ verso chi imita i nostri prodotti d’eccellenza, facendo concorrenza sleale alle nostre imprese e compromettendo il prestigio del nostro sistema agroalimentare dentro e fuori i confini nazionali”.<br /><br />L.C.<br />