La FP CGIL è venuta a conoscenza che nel disegno di legge relativo alla costituzione dell’EGRIB, ente di Governo per i Rifiuti e le risorse Idriche della Basilicata, destinato a subentrare nelle funzioni delle Conferenze Interistituzionali Idrica e di Gestione dei Rifiuti, non ci sarebbe alcuna norma di garanzia per quei lavoratori precari con contratto a tempo determinato che in base alla normativa vigente avrebbero i requisiti per la stabilizzazione di cui al D.L. 101/2013 poi Legge 125/2013.
Infatti, nello stabilire che con decorrenza 1 gennaio 2016 tutto il personale a tempo indeterminato, in servizio presso le ex Autorità d’Ambito, sarà inserito nel ruolo organico dell’EGRIB, per il restante personale si prevede il solo mantenimento dei contratti in essere sino alla data di cessazione.
Gli otto lavoratori con contratto a tempo determinato, CCNL Regioni-Autonomie Locali, in servizio dal 2006 presso la Conferenza Interistituzionale rifiuti ex ATO, e precisamente 5 su Potenza e 3 su Matera, in base alla attuale formulazione del disegno di legge sarebbero “messi alla porta” senza poter accedere ad alcun percorso di stabilizzazione pur avendone i requisiti richiesti dalla normativa vigente. Si tratta di lavoratori che in tutti questi anni si sono occupati dei vari aspetti relativi alla gestione dei rifiuti urbani dei comuni lucani, sia da un punto di vista tecnico che contabile e finanziario nonché della comunicazione.
La Funzione Pubblica CGIL chiede che anche per questi lavoratori precari vengano previste, nell’approvando disegno di legge regionale, delle norme a tutela dei livelli occupazionali definendo, anche per loro, i necessari percorsi di stabilizzazione considerato che sono lavoratori che hanno tutti i requisiti previsti dalla legge 125/2013.
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