La FP CGIL di Basilicata ribadisce con una nota stampa la contrarietà alla istituzione del CREU “Centro Regionale Emergenza Urgenza 118 di Basilicata”, essendo fermamente convinti che creare questa inutile sovrastruttura, oltre a rappresentare un grave ritorno al passato, porterebbe conseguenze negative sull’intera sanità lucana. La nascita del CREU è un’operazione pericolosa per i lavoratori e per i cittadini. Infatti, il personale sarà attestato in un ruolo autonomo e separato da quello delle Aziende Sanitarie le cui successive ed eventuali procedure di trasferimento presso le stesse saranno regolate dall’art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001 che disciplina il passaggio di personale tra amministrazione diverse. Passaggio che potrà avvenire solo attraverso procedure di mobilità esterna a condizione che ci siano posti vacanti nella sede di destinazione e nel rispetto dei vincoli assunzionali e del programma dei fabbisogni. Considerato che i lavoratori del Dires 118 fanno un lavoro particolarmente usurante, che cosa accadrà di loro quando nel tempo potrebbero trovarsi nella condizione di non poter più svolgere quelle attività nel servizio di emergenza urgenza? Con quali garanzie potranno avere una diversa collocazione? Oggi sono tutelati dal fatto che possono essere trasferiti all’interno della Azienda Sanitaria di cui sono dipendenti attraverso una semplice mobilità interna ma cosa accadrà domani? Verranno demansionati? Verranno messi in esubero? O per non essere licenziati correranno il rischio di lavorare in condizioni di rischio per se stessi e per gli altri? Così come nel disegno di legge non si comprende come dovrà funzionare la rete delle associazioni di volontariato chiamate a partecipare al sistema di emergenza urgenza, elemento per noi di preoccupazione rispetto al mantenimento di un servizio che deve continuare anche in futuro ad essere gestito dal pubblico. Come FP CGIL siamo fortemente contrari alla istituzione dell’ennesimo ente inutile che, tra l’altro, va in direzione opposta e contraria rispetto ad un sistema sanitario regionale che dovrebbe sempre più essere orientato a costruire un sistema di reti e connessioni tra le diverse aziende sanitarie attraverso i dipartimenti interaziendali e regionali. Va rafforzata la rete ospedaliera e vanno potenziati i servizi territoriali di qualità, diversificando al contempo l’offerta sanitaria partendo dagli attuali PSA di Villa d’Agri, Melfi, Policoro e Lagonegro la cui realizzazione del nuovo ospedale è di vitale importanza. Oggi servono scelte chiare e di lungo respiro che mettano fine alla frammentazione e dispersione dei servizi sanitari. E il CREU sarebbe un grave errore che metterebbe a rischio anche la tenuta dei presidi ospedalieri territoriali. Crediamo che un conto sia la necessità di meglio organizzare il servizio di emergenza urgenza, altro è utilizzare la necessità di riorganizzazione come alibi per creare un nuove ente inutile. Per queste ragioni, come FP CGIL chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale Lacorazza e al Presidente della Regione Basilicata Pittella di intervenire al fine di evitare la creazione di un ulteriore carrozzone che potrebbe affossare la sanità lucana. bas 03