Forestazione, Mattia: è tempo di una svolta

“Quella che doveva essere la ‘grande novità’ del Piano pluriennale di Forestazione, sottolinea l’esponente del Pdl, si è rivelata una grande bufala”

“Adesso che la Giunta regionale non è in grado di tenere fede alla promessa, sbandierata dal 2008, di garantire agli operai forestali 151 giornate lavorative per il 2011, abbia il coraggio di mettere in discussione l’intera strategia di interventi nel comparto forestale come in quello di difesa del suolo”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia sottolineando che “gli assessori all’Ambiente e all’Agricoltura, in particolare, sono attesi dalla prova della cosiddetta riforma della governance territoriale all’interno della quale realizzare una svolta riformista per passare da azioni assistenziali a programmi realmente produttivi e soprattutto coordinati tra loro e in grado di trasformare gli operai precari in ‘sentinelle permanenti’ a tutela di territorio ed ambiente”. “Mi riferisco – precisa Mattia – all’agenzia agro-forestale per i servizi innovativi in agricoltura e per la gestione del patrimonio forestale la cui istituzione è stata proposta dall’assessore Mazzocco. Più che ad un’ennesima scatola vuota, la ristrettezza di risorse finanziarie impone di prevedere una Struttura Interdipartimentale (Ambiente-Agricoltura-Infrastrutture) che attivi programmi pluriennali di investimento nel settore della difesa del suolo e che consenta un ritorno alla tradizionale impostazione delle attività nelle sistemazioni dei bacini montani”.

“Anche con gli ultimi Piani annuali di forestazione – dice il consigliere del Pdl – siamo di fronte alle scelte assistenzialistiche che non produrranno effetti positivi sia sul piano dell’occupazione che sulla valorizzazione ambientale. Si pensi solo al fatto che per il Piano triennale di Forestazione e il Piano Vie Blu la Giunta regionale impegna fondi per oltre 150 milioni di euro, di cui 44,5 milioni di euro solo per il Piano di Forestazione 2010. Nell’ambito di questo investimento dovrebbe essere attivata la Misura 226 del Psr Basilicata 2007-2013 ‘Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi’, per una spesa complessiva di 10,5 milioni di euro, mentre 5,6 milioni di euro sono disponibili per la realizzazione degli interventi di compensazione ambientale oggetto di contrattazione tra ENI e Regione Basilicata”.

“Sul piano occupazionale – sottolinea l’esponente del Pdl – l’impiego complessivo, a vario titolo, è di oltre 5 mila operai, di cui 300 avrebbero dovuto essere, già da tempo, i nuovi occupati. C’è poi la questione dei laureati in scienze forestali. Ma, oltre al mancato impegno sul fronte occupazionale la situazione di dissesto idrogeologico permane grave: le numerose frane che si contano sul territorio regionale hanno causato danni immensi. Il 70 per cento del territorio regionale è ormai preda o sotto concreta minaccia di erosione. Il danno annuale provocato dal dissesto idrogeologico nella nostra regione si aggira intorno ad una media di 200 milioni di euro. E’ il caso di ricordare che circa il 35 per cento del territorio regionale è costituito da aree forestali e che, pur in presenza di adeguate risorse finanziarie messe a disposizione attraverso i canali della Comunità europea, si continua ad operare nel settore idraulico-forestale con scarsi risultati. Non si realizzano più i rimboschimenti ed i consolidamenti di un tempo, è scomparsa la realizzazione delle piccole, ma efficaci opere di difesa del territorio, si ignorano i tanti torrenti che hanno bisogno di interventi di manutenzione e di sistemazione”.

“Lasciare le cose così come sono – conclude Mattia – equivale a scegliere semplicemente l’alternativa dell’attesa dei disastri, ricorrendo allo stato di calamità naturale per ottenere qualche fondo straordinario della Protezione civile, mentre anche quella che doveva essere la ‘grande novità’ del Piano pluriennale di Forestazione, con l’approvazione per la prima volta da parte del Consiglio regionale, già nel mese di febbraio scorso, delle direttive di attuazione del programma triennale di forestazione, pur di anticipare le procedure e garantire la piena occupazione, si è rivelata una grande bufala”.

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