Per il capogruppo del Pd i fondi stanziati per il Piano di Sviluppo e di Coesione consentiranno ai due capoluoghi di “accrescere e strutturare la loro rete dei servizi”
“Dopo tanta attesa, finalmente le città di Matera e Potenza, per la prima volta in maniera pressoché paritetica, utilizzeranno il fondo per il Piano di Sviluppo e di Coesione stanziato dal Cipe per una cifra complessiva di circa 50 milioni di euro per accrescere e strutturare la loro rete dei servizi”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Luca Braia, a parere del quale “le nuove risorse economiche annunciate dal presidente De Filippo, che va ringraziato per l'importante lavoro svolto, serviranno ad irrobustire e qualificare ulteriormente, sino al 2016, le locomotive principali dello sviluppo regionale, ruolo che le due città capoluogo sono chiamate a svolgere in maniera unitaria e con responsabilità rispetto ai restanti 130 comuni della Basilicata che rappresentano quel patrimonio irrinunciabile ed inestimabile di cultura e tradizione della nostra terra che va sistematicamente integrato e valorizzato”.
A parere di Braia “Potenza potrà ulteriormente strutturarsi sotto l'aspetto dei servizi per meglio svolgere la propria funzione di motore nel campo della sanità, della formazione e della ricerca mentre Matera potrà, attraverso la realizzazione di opere di mobilità sostenibile e il potenziamento del patrimonio culturale ed artistico, incrementare il flusso turistico ed aumentare le chance di vincere la sfida per la candidatura a capitale europea della cultura 2019 a beneficio di tutta la Basilicata. La realizzazione del museo demoetnoantropologico, il completamento del circuito delle chiese rupestri, la riqualificazione di Santa Maria della Valle, il completamento del visitor center di piazza Vittorio Veneto, la valorizzazione del patrimonio inestimabile rappresentato dal Castello Tramontano migliorandone la fruibilità insieme al costruendo Campus universitario, rappresentano opere importanti che, facendo leva pure sui fondi Pisus, possono diventare realtà in un tempo breve a patto che siano messe in campo insieme ad una progettazione di qualità anche procedure che guardano alla realizzazione e soprattutto alla gestione di questi importanti attrattori turistici ed autentici tesori regionali”.
“Procediamo, nonostante la crisi, speditamente sulla strada di uno nuovo processo di sviluppo sostenibile – conclude Braia -, da rendere attuabile in una regione a cui dobbiamo dare sempre più competitività puntando sulle vocazioni dei territori in maniera unitaria, ben oltre strumentali contrapposizioni e polemiche che nessuno più comprende”.