Flovilla (Udc): misure adeguate per disoccupazione giovanile

“I dati della ricerca di Confartigianato che sembrano spegnere le speranze dei giovani su un futuro di lavoro, attribuendo alla Basilicata una delle più alte percentuali di disoccupazione giovanile tra il 2008 e il 2011, non possono “scivolare” sulla politica o peggio essere archiviati come notizia nota. Con la ripresa di settembre ritengo, invece, necessaria una riflessione a tutto campo seguita dall’individuazione di misure che non siano solo quelle parziali contenute nel Patto di Sistema firmato dalla Regione con sindacati e Confindustria”. E’ quanto sostiene il vice coordinatore regionale dell’UDC Basilicata Antonio Flovilla.
“Credo – aggiunge – che scontiamo in Basilicata, ma più in generale in tutto il Mezzogiorno, i limiti di una scarsa conoscenza del fenomeno, nonostante studi ed indagini affidati a centri esterni. Le rilevazioni di Confartigianato sul tasso di disoccupazione giovanile sono solo la più recente indagine su una realtà fortemente condizionata da politiche economiche, fiscali e sociali inadeguate, nonché da un tessuto imprenditoriale affetto in buona parte da scarso coraggio e capacità di rischio. E’ il caso di ricordare in proposito l’allarme lanciato, solo qualche giorno fa, dal Censis e da Unioncamere, che evidenziava un’emorragia dei posti di lavoro entro la fine dell’anno, oltre alla stagnazione produttiva che, per effetto diretto ed indotto della manovra bis del Governo, si farà sentire soprattutto sulle famiglie e sulle nuove generazioni. Per questo – dice il vice coordinatore regionale dell’Udc – penso che il Patto di Sistema debba essere considerato una base di partenza, tra l’altro da accelerare nei tempi di attuazione, perché indica un percorso sicuramente positivo, ma sbaglieremmo a considerarlo l’unico strumento per favorire l’occupazione giovanile e la creazione di nuovi posti di lavoro in generale. Il credito di imposta per incentivare, attraverso una riduzione del costo a carico delle imprese, l’assunzione stabile di lavoratori con precedenza per determinate categorie a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (giovani, donne, lavoratori in mobilità) va sicuramente nella direzione auspicata. Solo che – continua Flovilla – per avere un’idea più precisa dell’inadeguatezza delle proposte nel suo complesso è sufficiente ricordare che la misura “talenti per una nuova imprenditorialità” prevede come beneficiari poco più di 300 tra laureati e diplomati. Siamo dunque di fronte ancora a provvedimenti tampone che tra l’altro non tengono conto che molte attività manuali, nel campo del trasporto, dell’edilizia e delle pulizie, importanti per l’economia italiana e oggetto di una crescente richiesta da parte delle aziende e delle famiglie, continuano ad essere poco ambite dai giovani lucani ed in generale del nostro Paese. Lavori che, come sottolinea il Censis, impiegano più di tre persone su 10, e continuano a creare occupazione, sono dunque ricercati quasi esclusivamente da stranieri ed immigrati. Sono certo che la Giunta e la maggioranza di centrosinistra – conclude Flovilla – inserirà la questione tra le priorità dell’agenda di settembre”.

BAS 05

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