"L’arrivo stamattina del sottosegretario Faraone a Lauria, nell’ambito del “tour” ministeriale #lamiascuolainnovativa, ha il sapore inconfondibile della propaganda ministeriale.
L’iniziativa si svolge a scuole praticamente chiuse, senza incontrare né i lavoratori né i loro rappresentanti, secondo un’impostazione che ha caratterizzato questo Governo fin dal licenziamento della Legge sulla “brutta scuola”, che ha ignorato il vasto movimento di lotta e di protesta sfociato, il 5 maggio dello scorso anno, nel più grande sciopero di sempre, portando più di 600.000 persone ad incrociare le braccia". Lo dichiara Mimmo telesca, segretario provinciale di Potenza di Flc Cgil.
"Cosa c’è di innovativo nella chiamata diretta, che il Miur si appresta a fare violando l’intesa politica che lo stesso sottosegretario aveva siglato qualche giorno fa, che ha come logica quella di incentivare la concorrenza tra insegnanti e scuole in una sorta di mercato di titoli, che lascia soli e senza tutele gli stessi dirigenti scolastici esponendoli ad un probabile e diffuso contenzioso?
Cosa c’è di innovativo nell’alternanza scuola-lavoro “coatta”, che ha gettato migliaia di scuole nel caos nell’affannoso tentativo di trovare strutture ospitanti e alle prese con la consueta farraginosità normativa, un sistema che dimostra la subalternità culturale di questo Governo al mondo delle imprese con il rischio di trasformare l'alternanza in un gigantesco serbatoio di lavoro gratuito e in futuro precario? Nel Continuare a considerare l’alternanza scuola-lavoro come uno strumento del “mercato del lavoro”, richiamando paradigmi vecchi di decenni che pensavamo superati?
Cosa c’è di innovativo nel cosiddetto bonus docenti, che stiamo monitorando in tutte le scuole attraverso le nostre Rsu, ma che dai primi dati raccolti conferma quanto da noi sostenuto e cioè di un meccanismo che lede la libertà di insegnamento e introduce una logica competitiva che azzera quel tessuto di condivisione e di cooperazione tra i docenti che è alla base del nostro sistema scolastico?
Cosa c’è di innovativo in una Legge che ignora del tutto il personale Ata, che svolge un ruolo determinante nelle scuole, continuando nella logica dei tagli (per il 2016/17 confermato il taglio di 2.020 posti) ed evitando di intervenire sugli organici e sulle condizioni di lavoro di questo personale, per il quale in molte scuole non si applica più il contratto nazionale?
Cosa c’è di innovativo in un piano assunzionale iniquo e farraginoso che ha trasferito coattivamente tantissimi docenti a centinaia di chilometri da casa sotto la minaccia della soppressione delle Gae? O impiegandoli a fare i “tappabuchi” per un intero anno scolastico all’interno del cosiddetto “organico potenziato”, che da una risorsa e un’opportunità per le scuole si è trasformato, per l’incuria e l’approssimazione di questo Ministero che non ha voluto regolare il sistema, in un lavoro di serie B con poca professionalità e poca dignità per decine di migliaia di docenti?
E più in generale cosa c’è di innovativo in una Legge approvata, contro e sopra la testa di tutto il mondo della scuola e delle sue mobilitazioni, caotica, con interventi affastellati, priva di anima, tutta piegata sul versante gestionale, che disegna una scuola muta e ripiegata su se stessa, inadeguata al suo ruolo ed alla sua funzione e conflittuale al suo interno per il ritorno a pratiche burocratiche e gerarchiche che si credevano superate?
Spiace che dentro questo scenario il Presidente Pittella, invece di occuparsi dei problemi della scuola lucana, degli alunni che ogni anno diminuiscono, delle scuole che chiudono e delle pluriclassi che aumentano, invece di ridare centralità alle scuole pubbliche e di fare piani di dimensionamento razionali ed efficaci, faccia da cassa di risonanza a iniziative propagandistiche e di facciata. Sempre meno Presidente di Regione e sempre più luogotenente renziano sul territorio.
Non è con le parate che si riforma la scuola pubblica, ma con il confronto, l’ascolto, il dialogo, con la partecipazione ed protagonismo attivo innanzitutto di chi nella scuola ci vive e ci opera.
Invece di fare turnée nelle scuole italiane e di proseguire sulla strada della fallimentare L. 107 che non ha alcun consenso nel mondo della scuola, il sottosegretario Faraone farebbe bene a sentire i lavoratori della scuola, gli studenti, ad aprire un serio confronto con il sindacato per favorire un reale miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
Per quanto ci riguarda proseguiremo con l’azione di contrasto alla “cattiva scuola” di Renzi. Abbiamo raccolto e depositato in Cassazione lo scorso 7 luglio ben 2 milioni di firme a sostegno dei 4 referendum abrogativi su altrettanti punti della L. 107, nel tentativo di scardinare gli assi portanti di una pessima riforma e, attraverso la consultazione referendaria, riaprire un ampio dibattito pubblico sulla scuola".
Bas 05