A regime (nel 2015) l’attuazione del federalismo fiscale potrebbe comportare per i contribuenti residenti nella città di Potenza aumenti medi di 630 euro l’anno per le sole Addizionali IRPEF Regionali e Comunali (il 125% in più rispetto al 2010), che equivalgono ad un esborso di 1.140 euro (900 euro Addizionale Regionale e 240 euro Addizionale Comunale) l’anno pro capite su un reddito imponibile di 30 mila euro. La media nazionale è di un esborso di 1.158 euro con una media di Addizionale Regionale Irpef di 917 euro e Comunale di 241 euro. Quindi la situazione del capoluogo di regione è molto vicina alla media nazionale.
In particolare l’Addizionale Regionale IRPEF sempre a Potenza passerebbe da 270 euro del 2010, 2011 e 2012 a 420 euro nel 2013, 600 euro nel 2014 sino agli 840 euro del 2015. L’Addizionale comunale invece resterebbe invariata a 240 euro per ogni anno.
E’ quanto calcola la UIL, Servizio Politiche Territoriali, a seguito di una simulazione, conteggiando annualmente, da qui al 2015, anno questo in cui il federalismo fiscale andrà a regime, i possibili aumenti delle Addizionali IRPEF sulle 21 Città capoluogo di Regione, contenuti nei Decreti attuativi del federalismo fiscale.
Una situazione – spiega la UIL – che vede la Basilicata, almeno per ora, esclusa dal Patto per la Salute che in altre Regioni fa lievitare la percentuale dell’Addizionale IRPEF Regionale.
Già da quest’anno – evidenzia ancora la UIL – sono possibili aumenti delle addizionali Comunali IRPEF in quei Comuni dove l’aliquota è sotto allo 0,4% (0,2% nel 2011 e 0,2% nel 2012), non nel caso dei capoluoghi lucani (Potenza e Matera sono allo 0,9% Addizionale Irpef Regionale e 0,8% Addizionale Comunale); mentre per questa imposta a partire dal 2013 gli aumenti sono liberi fino all’aliquota massima dello 0,8%.
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