Firema, Uilm: finalmente abbiamo un interlocutore industriale

“Finalmente abbiamo un interlocutore industriale. Occorre però trasferire tutto l'organico alla nuova società e convincere quest'ultima che non c'è necessità di ridurre ulteriormente la retribuzione”. E’ il commento della Uilm alle vicende societarie Firema.
Dopo cinque anni di amministrazione straordinaria Firema, azienda meccanico ferroviaria che negli stabilimenti di Caserta, Spello, Milano e Potenza dà lavoro a 522 persone, sarà rilevata dalla newco Firema Costruzioni Ferroviarie spa, partecipata dalla Blutec di Roberto Ginatta, già salvatore dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, e dalle aziende napoletane Miri e Cometav. La nuova compagine garantisce però lavoro solo per 403 addetti e chiede alle parti sociali un abbattimento medio del 18 per cento del montante salariale. Dal comitato di sorveglianza del ministero dello Sviluppo economico è arrivato il disco verde all'operazione e ieri, al Mise, si è aperta con i sindacati la discussione sul trasferimento di ramo d'azienda ex articolo 47 della Legge 428/90 che, in tutta probabilità, sarà portato a compimento entro fine aprile, prima di procedere alla definitiva cessione.
Il sindacato – evidenzia la Uilm – vede bene il salvataggio, ma non è disposto ad avallare i 119 esuberi e la richiesta di portare la retribuzione al livello base del ccnl.

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