Fino al 23/9 'Viaggio Lento a Sud di Eboli'

“L’Associazione Cento Uomini di Ferro, nata grazie a docenti e ricercatori dell’Università di Salerno, in collaborazione della Fondazione BasilicataFuturo, Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione, Asp Associazione Scienze Politiche-Salerno, Fondazione Alario, I confronti (r)esistenze quotidiane, Arci Basilicata, Comune di Melfi, Comune di Rionero, organizza un “Viaggio Lento a Sud di Eboli”, dal 20 al 23 settembre, rigorosamente in treno. Il treno, mezzo di trasporto di questo viaggio nel Mezzogiorno: molto discusso e poco conosciuto. Niente frecce rosse o argento, semplicemente regionali, le cosiddette linee secondarie, quelle utilizzate da pendolari e studenti”. E’ quanto si legge in una nota stampa.  La “Fondazione BasilicataFuturo – ha spiegato il presidente Giovanni Casaletto – ha inteso contribuire all’organizzazione di questo evento per rimarcare l’importanza di questa esperienza, umana e di storia insieme, con l’Associazione Cento Uomini di Ferro. In Particolare – ha continuato Casaletto – nella giornata del 22 i ‘Cento uomini di ferro’ faranno  tappa a Melfi.” Dopo la visita guidata al Castello, alla casa e al centro culturale Nitti, nel pomeriggio si terrà, presso il centro culturale Nitti, un seminario sulla figura di Francesco Saverio Nitti.  “Un viaggio, questo, che si propone di approfondire la conoscenza del Mezzogiorno, attraverso quella del suo territorio, ricalcando le esperienze delle inchieste parlamentari del secolo scorso e di quello ancora precedente: inchiesta Sonnino-Franchetti, il viaggio Zanardelli. Una sorta di ‘pellegrinaggio laico’ che ha come obiettivo quello di prendere contatto diretto con i personaggi e vicende importanti: dalla Pozzuoli post-industriale alle aree interne della Basilicata, dalla Rionero di Giustino Fortunato alla Melfi di Francesco Saverio Nitti e dello stabilimento Fiat”.

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